31 dicembre 2012

BUON ANNO NUOVO

L'ultimo giorno dell'anno.
Una giornata splendida che volge al tramonto.  Un passerottino che spizzica le mollichine lasciate per lui, zompettando sul balcone.
In casa aria di fermento, folate di attesa, risate di allegria.
Il futuro sta arrivando, ma pare ancora così lontano!

Mi sfiora, mi lambisce, mi accarezza e poi mi avvolge una bolla di malinconia che non so e non voglio allontanare.

Buon nuovo Anno a chi mi legge: negli ultimi tempi siete proprio in tanti che, in punta di piedi, graditi e silenziosi ospiti, scorrete queste pagine.
Che ci sia bene e serenità per tutti.

20 dicembre 2012

COMFORT FOOD

Una mattinata lunga al pronto soccorso in attesa di una diagnosi.
Ritornare a casa e trovare che un'amica, nel frattempo, è passata per lasciare delle cose  (in quantità esagerata) buone e calde da mangiare. 
E quelle cose avevano il sapore  inconfondibile dell'attenzione, della condivisione, dell'affetto, della sensibilità di chi ti vuol stare vicina in un modo che non sia solo parole.
E il sapore del sale delle mie lacrime: di commozione e di gratitudine.

Per te è stata la cosa piu' naturale del mondo e ti meravigli di questa mia commozione.  Ed è proprio questo che fa di te una grande, grande persona. Grazie Federica: esserti amica è una fortuna.

10 dicembre 2012

Quelli che non si sottraggono


massimo gramellini

Un anno dopo, l’unica cosa nuova è l’Imu. Sta per saltare anche Monti, un apostrofo grigio fra le parole Silv’Io. Il resto è già tornato come prima: alla Camera, ieri sera, Bossi invitava D’Alema a tastargli il bicipite. E D’Alema, scrive l’agenzia Ansa, «non si sottraeva, compiacendosi con Bossi per la sua forma fisica». Si piacciono, si compiacciono e soprattutto non si sottraggono. Mai. Era prevedibile che la vittoria del buon Bersani alle primarie rosé venisse equivocata dalla Casta. I dinosauri della Seconda Repubblica hanno pensato che la tempesta fosse passata e oggi si affollano a frotte sotto il suo ombrello, per la gioia di Grillo che nelle prossime settimane vedrà di nuovo lievitare i consensi di rabbia. E’ ricomparso pure Berlusconi, l’unico Napoleone per cui dopo Waterloo non arriva mai Sant’Elena. La bolsa rockstar si trascinerà sul palco, steccherà e scenderà rovinosamente fra i fischi, regalando ulteriore zavorra a questo Paese che non riesce a liberarsi del Novecento e a volare leggero verso un altro secolo, cominciato ovunque tranne che qui.

Mi rivolgo ai lettori diversamente giovani, di qualunque orientamento politico. Noi che siamo maggioranza e decideremo il risultato di tutte le prossime elezioni, facciamo un gesto lungimirante, dando fiducia a una generazione nuova. Non è detto che sia meglio della vecchia, ma in certi momenti della storia umana la carta d’identità diventa discriminante. Per affrontare il domani servono persone che lo sentano come un’occasione e non come una minaccia. Facciamolo per il futuro dei nostri figli. E, dato che a quanto pare vivremo fino a cent’anni, anche per il nostro.

Riporto questo articolo di  M. Gramellini che esprime perfettamente, con la sua consueta chiarezza e lucidità, anche il mio pensiero.
 





  • 06 dicembre 2012

    SKYFALL

    Devo dire che al riguardo dell'agente segreto piu' famoso al mondo ho sempre avuto una puzza sotto al naso, una di quelle antipatie motivate da .. nessun motivo, solo dai troppi  "sentito dire" che mi avevano portato  a rifiutare anche solo l'idea di vederne una storia al cinema.
    E invece...... "mai dire mai".
    Ci son capitata, di malavoglia ... si era deciso per un paio d'ore di  "passatempo", male che andasse.
    Ne sono uscita conquistata.  Mai avrei pensato che un film pieno di botti e azione mi potesse piacere così tanto. 
    Assolutamente affascinata dal protagonista, dalla storia inverosimile eppure così coinvolgente, dalle ambientazioni, dalla magnifica colonna sonora.
    Insomma, davvero un film che rivredei subito ben volentieri e non è che sia capitato così spesso ultimamente.

    01 dicembre 2012

    Neologismi

    La mia bambina sta facendo i compiti. 
    Sta leggendo un brano piuttosto impegnativo ad alta voce e ad un certo punto nel racconto si parla di qualcuno che "è stato preso dalla collera".
    La interrompo:  "Lo sai che significa essere preso dalla collera?"

    "Ma certo mamma, significa che è  sbroccato"

    Appunto.

    23 novembre 2012

    Il tuo dono speciale

    Il gesto che amo di piu' la sera: chiudere finalmente tutte le tapparelle quando tutti sono tornati a casa: ora la notte scende presto, fuori le luci si accendono e tutto viene avvolto da una cappa di umidità. Il tepore della casa e di un pigiamone è quanto di piu' confortevole si possa desiderare.
    Ognuno di noi si dedica alle proprie cose in tranquillità:  i libri, il pc, un film.  La piccola di casa si addormenta col suo orsetto tra le braccia.
    Ranicchiata sotto le coperte a crogiolarmi con la mente tra accadimenti, persone speciali, incontri, parole parlate, parole scritte .... mettere insieme come in un puzzle le tessere di giornate particolarmente ricche di sentimenti e di sensazioni appaganti.
    E ritrovarmi all'improvviso a godere di un bellissimo, fulminante, inatteso e accecante  lampo di felicità.

    Non è un caso.
    E' un dono speciale, lo so, proprio in questi giorni.
    Mi pare di rivedere il tuo sorriso, di risentire le tue parole.  Il tuo abbraccio enorme, la tua mano sicura.  La maggior parte dei ricordi con te sono quelli da bambina.
    Grazie mamma, la tua carezza lieve  e tanto desiderata mi è giunta, davvero davvero, come quelle belle lettere di auguri che mi mandavi. 
    Impossibili le parole;   ma all'improvviso  un bellissimo, fulminante, inatteso e accecante lampo di felicità

    21 novembre 2012

    L.

    Spesso il male di vivere ho incontrato:
    era il rivo strozzato che gorgoglia,
    era l'incartocciarsi della foglia
    riarsa, era il cavallo stramazzato.

    Bene non seppi, fuori del prodigio
    che schiude la divina indifferenza:
    era la statua nella sonnolenza
    del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato
    .
    (E. Montale)
     
     Oggi  vorrei condividere con te queste parole.
     
    Nel nostro "pacco viaggiante" c'era così tanto, di tutto... l'affetto traboccava anche tra le pieghe della carta accartocciata che io ovviamente ho conservato. 
    Oggi è un giorno speciale per te, mia cara amica. 
    Un giorno speciale per una persona speciale.
    Il mio abbraccio è speciale.
    Ti scrivero'.
     
     
     







    07 novembre 2012

    RICETTE

    Mi imbatto (ma come avrò fatto? ) in uno dei tanti programmi di cucina.
    C'è una ragazzetta che si definisce una esperta di "cucina del risparmio".  Viene spontaneo a vederla così giovane, fresca e pasciuta  domandarsi  questa qui ma che ne saprà di risparmio... ma diamole fiducia e sentiamo.
    In cucina, ci spiega la giovanotta, si spreca troppo: compriamo troppa roba, mangiamo troppo, buttiamo via un sacco di roba buona  ecc. ecc.   E fin qua ..
    Dopodichè ci spiega come dobbiamo fare per essere piu' morigerati e meno spreconi ...
    Parte la solita tiritera sul pane vecchio, su come le nostre case siano invase da quantità esagerate di pane vecchio e secco da riciclare.   (Questa qua però  pare non sapere che c'è già  tutta una "letteratura" sul pane raffermo e fior fiore di signore ricette nella cucina tipica italiana sull'argomento.)

    Ad ogni modo,  la botta di   genio   della tipa si materializza   quando   con enfasi  ci    illustra i vari modi per propinare ai nostri commensali, come gustoso piatto alternativo e di sicuro risparmio,  le bucce di patata e le bucce (o scorze) della zucca.
    Non chiedetemi altro.

    Ma vai a ca§are và.

    DONNE, UDITE!!

    Oggi posso finalmente dire, con enorme soddisfazione: LA VERA PARITA' E' RAGGIUNTA.
    Sono anni e anni in cui le faccende intime e private di noi  donne vengono spiattellate ai quattro venti, senza tanti riguardi: pruriti intimi, perdite, cicli mensili e inframezzo, sporcizie immonde da stanare, mutande da salvare ...   e relativi rimedi. 
    E quindi via alle spiegazioni dettagliate sull'utilizzo  del vario assortimento di pomate lenitive, pannolini e pannoloni invisibili e ovviamente antiodore , assorbenti con molle, cuscinetti ali e farfalle, proteggi slip e salva mutande, detergenti capaci di rinfrescare che manco le cascate del Niagara.
    Siamo talmente abituate da non farci piu' nemmeno caso.
    La novità è questa :  è entrato in commercio, debitamente pubblicizzato , il boxer invisibile e antiodore  per l'incontinenza maschile di una famosa casa,  il T#na Men
    Per tagliar corto: da oggi anche gli uomini hanno il loro pannolone. 

    Signore, se non è parità questa!!!

    (Fatemi sapere le reazioni dei vostri uomini quando lo spot verrà passato durante l'ora di cena, a famiglia riunita!!)

    05 novembre 2012

    SPIGOLATURE

    Se la reincarnazione esiste e se è vero che due piu' due fa quattro, è cosa certa: a suo tempo devo essere stata l'assistente personale di Erode.
    Sennò non si spiega il prurito che mi viene alle mani (abbastanza spesso per quel che si vede in giro) ma soprattutto  ogni volta che sento un figlio che si rivolge al padre chiamandolo "papo". 
    Non ce la posso fà. 
    PAPO!!!  Ma che è????
    Sarà un caso, io non lo so, ma negli ultimi giorni mi è capitato piu' di una volta .... e non si trattava  di neonati nella  fase di lallazione bensì di giuggioloni di genere maschile  belli grandi e grossi.

    E giuggiolone di genere maschile è quel soggetto che per reclamizzare la corrente elettrica si alza in piedi, nudo, nella vasca da bagno.  
    Qualcuno se l'ha capito mi spieghi il significato di questa trovata, e non mi si dica messaggio subliminale: l'associazione vasca da bagno-corrente elettrica non mi pare la trovata del secolo.
    Ah, è vero: l'omino nudo!
    Tristezza allo stato puro.

    Ce n'ho anche per lo spot in cui quelle due cretine davanti alla farmacia  comprano farmaci antidolorifici come fossero panini all'olio: me ne dia un paio di scatole, ma di quelle formato famiglia e visto che ci siamo pure qualche confezione da tenere in borsetta in offerta speciale uh, che bello, le voglio anch'io, ne prendo 14 scatole visto e considerato che sono a  3x2 ....

    01 novembre 2012

    CHAT IN CLASSE

    Riordinando lo zaino della mia scolara, che non si puo' certo definire personcina attenta all'ordine e alle proprie cose, spunta fuori un fagotto di bigliettini accartocciati.
    Mamma-Ispettore Gadget ispeziona attentamente i suddetti, da dove salta fuori il filo di una  conversazione  clandestina  "uffa-che barba-che noia-quando arriva la ricreazione-che belle scarpe nuove-mi piace la tua maglietta, ecc".

    Scatta la diffida immediata con elenco di relative punizioni principali e accessorie (hihihihi).
    Alla fine del sermone quella mi guarda con la faccetta a cuoricino .....
    "Ma in fondo che male c'è a chattare con le mie amiche mentre la maestra corregge i compiti?"

    30 ottobre 2012

    Checcestadamagnà??

    Mi è capitato di imbattermi piu' di una volta in una di quelle vignette che descrivono le differenze tra l'essere uomo e l'essere donna in modo cinico, dove ovviamente, la donna ne esce sempre come una nevrotica che si fa mille giri a palla anche per una sciocchezza.
    (Se ne parlava proprio stamattina con una cara amica .... vero Fede?)

    Oggi succede questo: mio marito esce di casa per fare una cosa molto importante per la sua salute.  So per consuetudine che tornerà per l'ora di pranzo.  Ma l'ora di pranzo passa, ne passano due, ne passano tre.  Il cellulare sempre spento.

    Finalmente torna, nel momento in cui sto per mangiarmi l'ultimo pezzo di fegato per l'ansia, ormai non piu' capace di dissimularla.

    L'aspetto (il suo) è serafico.
    Alle mie incalzanti richieste, risponde, con una calma che mi manda al manicomio :
    - l'appuntamento col medico è stato spostato di due ore per una urgenza;
    - il telefono era spento perchè LUI lo ha spento:  troppe chiamate in un momento inopportuno;
    - il telefono è rimasto spento perchè, considerato il fatto che non lo spegne quasi mai, non si ricordava piu' il PIN ...
    - e comunque, eccolo, lui stava lì vivo e vegeto di fronte a me, a cosa serviva tutta quella agitazione?
    Piuttosto, checcestà da magnà??? 

    Appunto.

    29 ottobre 2012

    VAI E VIVI

    Mi imbatto per caso in un film, in Tv, che mi appassiona da subito e che consiglio a chiunque:  "Vai e vivrai" (Va, vit et deviens) del 2005, un film franco/israeliano che narra una storia particolare e appassionante.
    C'è una scena in cui il rapporto d'amore tra madre (israeliana) e il  figlio (adottivo) viene tradotto  in una sequenza di immagini che hanno una forza tale da lasciare senza fiato.

    La madre si trova ad affrontare i pregiudizi dei genitori della scuola elementare dove decide di mandare  il figlio,  i quali si oppongono alla presenza del ragazzo   in quella scuola.  Egli infatti è un profugo eritreo di nove anni e per le sue origini ed il colore della pelle viene tenuto alla larga da tutti.
    La scena che mi ha colpito tanto avviene quando il preside di questa scuola annuncia alla madre, di fronte a tutti,  di voler allontanare il ragazzo per motivi di "igiene" ... gli altri genitori temono infatti che egli sia portatore di non meglio specificate "malattie africane". 
    Questa donna si indigna, si arrabbia, urla e si ribella di fronte a tanta  ottusità ...  e davanti a tutti questi genitori fa un gesto di un impatto esplosivo: abbraccia il figlio,   comincia a baciarlo con tenerezza e poi comincia a leccargli tutto  il viso con una forza ed una dolcezza tali  che   in quel momento non puoi che  pensare ad una leonessa furibonda che protegge e cerca di lenire le gravi ferite, non solo fisiche,  del suo cucciolo.

    Memorabile.

    25 ottobre 2012

    Tutto quello che serve

    G., tre spanne di bimba su una faccetta vispa e sveglia, sta disegnando impegnatissima.
    Alla fine mostra il suo capolavoro e lo descrive:

    " Questo è il mio papà, questa è la mia mamma.  Questa qui  sono io e questo sotto il mio fratello.
       In mezzo c'è Briciola."

    Si alza col foglio in mano proclamando, urbi et orbi:  "Qui c'è tutto quello che mi serve"

    29 settembre 2012

    OGGI, 29 SETTEMBRE...

    Si sente spesso dire la frase "per la mamma i figli rimangono sempre piccoli".
    Per quel che mi riguarda niente di piu' falso.
    Vi sto vedendo crescere e vi vedo per quello che state diventando, certo col filtro non sempre obiettivo degli occhi di una madre.


    Ti sto guardando crescere e diventare la donna che sarai, cercare la tua strada con fatica, maturare le tue opinioni con tenacia, incassare le sconfitte e le disillusioni con amarezza.
    Buon compleanno Dedè, il tuo bellissimo sorriso ed il tuo carattere sono due tesori preziosi, conservali con cura.






    26 settembre 2012

    META' DELLA VITA

    Cantano una canzoncina alla radio.
    "Uh, mamma questa me la ricordo bene, me la cantavi sempre da piccola!"
    "Sì, è vero, ti aveva preso proprio una fissa "
    "Ma quanti anni avrò avuto?"
    "Eh, piu' o meno quattro anni..."

    Sospiro mesto.

    "Mamma mia,  come passano in fretta gli anni!  Metà della mia vita!"

    17 settembre 2012

    Sono stata nel centro di una tempesta, parafrasando la canzone. 
    La tempesta non si è ancora placata a dire il vero, ma la vita scorre e ci porta avanti e a volte la quotidianità è una mano santa.
    Mi sono chiesta tante volte se ci vuole piu' coraggio ad affrontare una tempesta restando  in attesa che passi,  lottando per cercare di salvare il salvabile, o se ci vuole piu' coraggio a fuggire, scappando dalla devastazione verso l'ncognito di luoghi  forse piu' tranquilli, chissà.

    The answer, my friend, is blowin' in the wind ....

    23 agosto 2012

    Il bicchiere è mezzo vuoto oggi e pur a volerlo girare e rigirare tra le mani nemmeno un gioco d'ombre riesce a farmelo vedere un po' piu' pieno.
    Gioco d'ombre, chiaro e scuro, sfumature di grigio, grigio come un metallo.  Metallico il sapore in bocca, perfino l'odore dell'aria.
    Un senso di fatica.   No non è una sensazione, è fatica vera.
    E poi il desiderio di affidare parole ad un orecchio attento: ma quelle parole stanno troppo in fondo, sotto strati e strati e strati e strati di detriti.  Lo so bene che non potranno, nè vorranno, uscire mai.

    Passerà.

    10 agosto 2012

    DETTAGLI

    Il piccolo T. è ospite in casa mia per qualche ora. 
    La mamma me l'ha affidato, avvisandomi che da poco ha imparato a stare senza il pannolino.
    Infatti dopo un po', il piccolo T. richiama la mia attenzione per le sue esigenze.
    In fretta e in furia  ci apprestiamo alla funzione, lo accompagno in bagno, e velocemente lo metto seduto sul water.  
    Lui mi guarda perplesso, io lo sollecito, lui dice pipì e rimane in attesa.

    C'è qualcosa che non va  ....ahhhhh, sì, ecco  certo .. 

    Ora è chiaro:  lo sollevo e lo metto in piedi sulla tavoletta, rivolto verso il muro.

    Gli occhioni grandi e scuri di T. mi guardano ancora piu' perplessi e fa no.
    MMMMMMhhhhhh,  ma cos'è che non gli quadra ....   e intanto comincio a fremere:  il laghetto è in agguato.
    Il piccolo T. vedendomi esitante e soprattutto incompetente decide che chi fa da sè fa per tre.  Con un balzo scende da dove l'avevo piazzato, solleva la tavoletta, si avvicina e finalmente riesce a farla.
    Alla fine si applaude e si aspetta, a ragione, che lo faccia pure io.

    Pensavo di essermi fatta un po' di ossa tirando grosse tre figlie e invece mi accorgo che la mia esperienza presenta delle gravi, gravissime lacune causate da dettagli non propriamente irrilevanti.

    24 luglio 2012

    TIE'

    Il cartello è apparso qualche giorno fa su un viale che percorro spesso, lato destro e sinistro, stampato e plastificato, una cosa professionale insomma.  "APPARTAMENTO mq ecc. ecc. ottimo stato ecc. ecc. garage ecc. ecc., signore 97enne VENDE NUDA PROPRIETA' recapito ecc. ecc."
    Le cose sono due:
    -  il parentame non ce la fa piu'  del  signore 97 enne che tiene botta magari contro ogni previsione e questi hanno deciso che la situazione in qualche maniera va sbloccata;
    -  il signore 97enne non ce la fa piu' e ha deciso di sbarazzarsi del parentame vendendosi tutto e ghignando già da ora all'idea delle facce del suddetto parentame quando si accorgerà di essere rimasto a bocca asciutta.

    Sperando che l'ipotesi giusta sia la seconda,  voglio immaginare un nonnetto arzillo che se la ride di gusto mentre incassa i proventi della vendita, e non  si può far altro che augurargli altra vita sana e serena per poterseli godere.

    20 luglio 2012

    BLOB

    Mi sono avvicinata fiduciosa all'utilizzo delle ECO-DOSI di detersivo per lavatrice:  che a dire il vero sono pure, oltre che comode da usare, anche "simpatiche":  dei cuscinetti cicciottelli e morbidi che si schiaffano in lavatrice, direttamente sui panni e via.  Niente operazioni di dosaggio, niente palline e pallette da riempire.Ma l'inghippo c'era, eccome, ora lo so.
    Non bisogna toccarli con le mani bagnate ... la cellulosa (?) che li riveste a contatto con l'acqua si è  squagliata   come neve al sole col risultato che la volta dopo, per prenderne uno ho tirato su tutto un  malloppone vischioso ed appiccicaticcio che come lo toccavi debordava da tutte le parti.
    Manco a parlarne di provare a separare i molli cuscinetti, si rompevano grondando detersivo in ogni dove, dappertutto tranne dove serviva!

    14 luglio 2012

    QUALCOSA LE SFUGGE

    Seduti a tavola, siamo solo noi tre: io, mio marito e la piccola di casa.
    La quale sente l'impellente necessità di avere un chiarimento  e a chi ci si rivolge a bruciapelo??

    -  Mamma, ma cos'è il sesso?
    -  Umpffff .....  cos'è ....  ecco  ... tu sei di sesso femminile, io pure,   papà è di sesso maschile, ecco cos'è il sesso.
        (grrr  quello sta guardando le farfalle  che volano, manca solo che cominci a fischiettare)
    -  Ma io ne sento parlare spesso (infatti, a casa nostra l'argomento va via come il pane)) e secondo me ci deve essere un'altra spiegazione, c'è qualcosa che mi sfugge"

    13 luglio 2012

    Pallettoni e campioni

    Mi tocca cominciare la giornata caricata a pallettoni e data la mia indole è una cosa che mi costa fatica.  Ed è proprio la mia indole a crearmi spesso dei grossi problemi, questo modo di cercare di affrontare persone e situazioni in modo pacato e cortese: gli atteggiamenti aggressivi, i toni carichi, l'arroganza non fanno per me.
    Capita però che con "la gente" come mi dice da sempre mio marito, se non tiri fuori le unghie, "te se magna in testa" e almeno su questo (aargh) mi tocca dargli ragione.
    Il problema è ... risolvere un problema, che dovrei star qui due ore per spiegarlo, ma ci provo. 
    C'è di mezzo una persona anziana che ha determinate necessità, per essa vitali. 
    Ci son dei medici  che certificano queste necessità con timbri , codici e controtimbri.
    C'è una persona (io) che ogni tre mesi, da tanto tempo,  deve fare i giri di peppe con carte e scartoffie per far sì che queste necessità , sempre con timbri, codici e controtimbri, vengano soddisfatte.
    C'è un fornitore, solo quello, al quale devo rivolgermi per avere ciò che serve.
    Ed è infatti lì che sono approdata ieri, armata della mia pacatezza e della mia cortesia.
    "Guardi" dico all'addetta "la persona per cui sono qui mi dice che l'ultima volta vi siete sbagliati ..... il presidio X  che gli avete fornito  - forse ma forse eh  -    per un vostro errore è stato sostituito con un altro di diverse caratteristiche, che ha creato notevoli problemi nell'utilizzo.  Questa volta, per cortesia fateci avere quello giusto".  E, siccome non stiamo parlando di stupidaggini, a tale scopo tiro fuori i due campioni sui quali, a scanso di equivoci, per chiarezza e per non far perdere tempo,   ho scritto col pennarello rispettivamente NO e SI.
    Quella mi guarda,  sogghigna, sbuffa, ridacchia   "ahaha  signora mia,  ma cosa dice, ma non lo vede che sono uguali,  identici, guardi qua"    e  si mette a darmi tutta una serie di chiarimenti e spiegazioni con toni e modi atti solo ad evidenziare  che io sono una emerita cretina che non sa di cosa parla eche,  evidentemente, non avendo niente di meglio da fare nella vita, va a rompere i maroni alle persone serie che lavorano, tipo lei.


    Mi assale il dubbio di aver veramente  capito male,  può essere che mi sia  confusa, che abbia capito fischi per fiaschi, (non voglio irritare sta qua, ho fatto una fatica pazzesca a trovare questo fornitore) e  mi costringo a  non insistere e a  ritornare sui miei passi, convinta dall'arroganza con cui vengo liquidata.


    E invece  le cose stavano proprio così:  i due campioni non sono affatto uguali, la differenza è sostanziale, fondamentale per chi ha bisogno del presidio X.


    E quindi stamattina, coi miei due campioni SI e NO vado a spararmi i pallettoni.  Spero solo di non giocarmi il fornitore, ma quanno ce vò ce vò.

    09 luglio 2012

    .. TRA STIVALI E GIUGGIOLONI

    Rieccomi, mio caro, trascuratissimo ma non abbandonato blog.
    Ormai tra fb e twitter pare che tenere un blog sia un po' fuori moda, ma io, anche se con meno sollecitudine di un tempo, a questo diario virtuale non rinuncio.  Virtuale a dire il vero neanche piu' di tanto ... rileggendolo ritrovo momenti  altrimenti dimenticati, persone che hanno lasciato il segno e con le quali ho condiviso momenti e parole che possono essere considerate solo una ricchezza.
    Dunque qualche spigolatura, per riprendere il filo.


    In questi giorni di piena estate, di caldo e afa, vorrei tanto capire che cosa spinge una donna ( meglio, tante donne e di età assortite) ad uscire di casa con addosso shorts e magliette che in tutto coprono lo spazio di 20 cm quadri e con ai piedi ... gli stivali.  Non quell'obbrobrio di stivali col tallone aperto, che magari un po' d'aria  può infiltrarsi ...... ma   stivali veri, stivaloni al ginocchio scamosciati, con o senza tacco.  Hai voglia a dire che son leggeri!! è  una cosa che solo a guardarli inevitabilmente vai a pensare al momento di gloria in cui verranno tolti.
    Bleah.


    Sbragat .....  ehm ..... distesa mollemente sul mio asciugamano, osservo la scenetta sotto l'ombrellone che mi sta davanti.  Mamma e figlio di 11-12 anni, stazza non indifferente, ambedue.  Lui si sistema bello comodo col suo Topolino e si sprofonda nella lettura.
     La madre, in sequenza:
     - insiste nel tentativo di  calcargli un cappellino di tela in testa che casca e pende da tutte le parti, non considerando minimamente il fatto che col tempo il pupo ha messo su un bel capoccione.
    - Estrae dalla borsa, rigorosamente termica e di debite dimensioni, un succo di frutta e gli infila, volente o nolente, la cannuccia in bocca;
    - Comincia ad esaminargli la schiena, minuziosamente, poi le braccia, poi la fronte, poi riparte da capo, cosa cerchi non è dato sapere;
    - Comincia a tirar fuori fagotti e cartate di cibarie che si riveleranno tranci di pizza con la mozzarella con debito sgocciolìo di olio in ogni dove;
    - Caccia fuori la crema protettiva e mentre quello mangia di gusto te lo ripassa da cima a fondo, spruzza come una forsennata, lo gira e lo rivolta, lo piega e lo distende finchè non si ritiene soddisfatta.
    Il pupo non fa un fiato, accetta le "attenzioni" materne, azzardando un gesto di stizza ogni tanto, subito richiamato all'ordine da mammà.

    04 marzo 2012

    SPIGOLATURE

    Rientrando in casa, l'altro giorno, mi soffermavo a leggere un avviso che l'amministratore aveva lasciato nell'androne. Mentre leggevo, con la coda dell'occhio sbirciavo la signora che pulisce le scale del condominio, all'opera.
    Questa spazzava le scale risalendole.
    Ora, ricordo bene quando mia madre mi insegnava a far le cose con modi perentori: le scale da su si deve scendere giù.
    Sta donna, che pur sembra sapere il fatto suo, ha stravolto in un attimo le mie consolidate certezze in materia di spazzamento di scale ....





    All'uscita di un ospedale mi fermano per una intervista. Microfono e telecamera davanti, all'inizio un po' intimidita .... ma l'intervistatore è cordiale e mi sollecita con domande su un argomento noto alle cronache degli ultimi giorni (i pronto soccorso dei nostri ospedali).
    Rilascio quindi la mia intervista e per un paio di giorni me la tiro un po', certa che arriveranno telefonate a valanghe (vabbè...) da chi mi ha vista e riconosciuta in TV.

    Sto ancora aspettando, ahahahaha





    Lucio Dalla è stato parte della mia adolescenza.
    Avevo il suo poster, lui in primo piano col berrettuccio e gli occhialetti tondi, sopra la testiera del letto in camera mia.
    Mia madre era avvelenata perchè voleva che lo togliessi per "quant'era brutto come una scimmia" ... ma non se ne parlava proprio. Ascoltavo la sua "Anna e Marco" da una cassetta che si deve essere consumata a forza di girare.
    Una cosa in comune questi due: lo stesso giorno per l'addio, lei esattamente undici anni fa





    Undici anni, appunto, son passati dall'ultima volta che ti ho vista. Ti ho sistemato il colletto della camicetta che te l'avevano messo storto ed i capelli che scivolavano giù.
    A ripensarci, il male è lo stesso.

    15 febbraio 2012

    MEDITATE GENTE

    Almeno una o due volte al mese tocca pagare pegno: festicciola di compleanno del compagnetto di turno, per cui regolarmente si mette in moto il seguente meccanismo:


    1) Rugnamenti a non finire della mia che mi rimprovera di averla fatta nascere a fine luglio;


    2) Raccolta quote per il regalo;


    3) Individuazione del luogo della festa (sempre diverso, sempre più lontano);


    4) Consultorio con la genitrice invitante sul regalo più gradito;


    5) Pellegrinaggio per negozi in cerca del suddetto regalo che risponde ad esigenze sempre ben precise e perentorie.

    E su quest'ultimo punto la mamma dell'ultima festeggiata ci ha fornito un assist che ci toglie un bel po' di castagne dal fuoco: datosì che la sua pargola sembra possedere già di tutto ed in ogni caso pare essere una tipetta dai gusti incontentabili , preferisce, la genitrice, che le venga consegnata direttamente la busta col malloppo raccolto nella questua pro-regalo, saltando a piè pari i punti 4 e 5.

    Ricordo tempi in cui chiedere di ricevere una busta con dei soldi dentro poteva essere fonte di grave imbarazzo e vergogna, (ammenocchè non si trattasse di parenti stretti partecipanti al tuo matrimonio). Ma i tempi, si sa, cambiano e chiedere i soldi perchè si ha già di tutto, potrebbe diventare un nuovo trend.

    Nel frattempo io sto meditando di convertirmi ai testimoni di geova, che al riguardo hanno già capito tutto.

    06 febbraio 2012

    NEVE








































    DAL NOSTRO TERRAZZO, DOMENICA MATTINA.

    30 gennaio 2012

    CASSIERE E BOLLETTE

    Quando vado a far la spesa cerco sempre di evitare accuratamente le casse self-service. L'impiccio è sempre in agguato e l'idea delle persone in fila dopo di me che sghignazzano o sbuffano di fronte alla mia incapacità fa sì che mi accodo diligentemente alla cassa "normale" anche con poche cose.
    Vuoi mettere poi le due chiacchiere che scambi con la casssiera che mentre ti aggiorna sulla tessera punti, ti chiede gli spiccioletti ..... (Guardi non ci arrivo - come no, ti dice lei che in un nanosecondo e con una occhiata ti sa dire quanti centesimi sono quella sbrancata di monetine che per pigrizia tu non tiri neanche fuori e che a lei "fanno così comodo!").
    Dunque, volente o nolente, ho scoperto da poco che in una catena di magazzini tutte le casse ora sono "automatiche".
    C'è una addetta, che non si può più definire cassiera, che passa le merci sullo scanner, te le imbusta e ti manda avanti verso un affare verde dove per pagare devi infilare le banconote che sto coso risucchia con una voracità impressionante, si fa quattro conti e ti risputa il resto con lo scontrino. Nel frattempo la non-cassiera sta già al cliente successivo.
    Tutto il traffico tessera-bollini-spiccioli-buoni sconto-superraccoltapremi ..... morto lì.

    Sono uscita da lì con la stessa insoddisfazione addosso che mi dà la bolletta pagata restituita intera: fino a poco tempo fa con l'incasso la maledetta bolletta veniva tranciata a metà e ti restituivano la ricevuta; ora invece ti ridanno indietro tutto lo scartafaccio .... Che frustrazione! Ma come, il mio conto ha subito un salasso e questa qua, la bolletta, rimane tutta intera e continua a mantenere questo aspetto minaccioso di bolletta non pagata!!

    Ci abitueremo ......

    23 gennaio 2012

    LA MEGLIO GIOVENTU'

    Metti che una sera, un sabato sera, stai cenando tranquilla e ti suonano al citofono.
    Ma chi è che scoccia a quest'ora, probabilmente pensi, e vai a sentire di chi si tratta.

    "Mi scusi è lei la signora Pinca Palla?"
    "Ma lei piuttosto chi è che mi suona all'ora di cena, cosa vuole!"

    "Guardi signora, proprio qua sotto, accanto ad una macchina abbiamo trovato il suo portafoglio .....se scende .... sta qua"

    La signora Pinca Palla ammutolisce, corre a cercare nella borsa. In realtà è vero: il suo portafoglio non c'è più. Si precipita per le scale e si trova davanti due ragazzi sorridenti, lei molto graziosa e lui pure a dire il vero. Le porgono il portafoglio ritrovato, scusandosi per averci frugato, ma era l'unico modo per sapere ...
    La signora Pinca Palla agguanta il suo portafoglio, lo apre e controlla: i documenti, le carte, bancomat e assegni, gli impicci vari, le duecento e rotte euro: è tutto a posto. Ringrazia frettolosamente perchè fa molto freddo, gira i tacchi e se ne torna in casa.

    I due ragazzi proseguono per la loro strada, mano nella mano. Una serata li attende, forse una passeggiata sul lungomare, anche se fa freddo, ma a fare progetti sul futuro il freddo neanche si sente. Si sono appena laureati, tutti e due, e i loro sogni occupano la maggior parte dei loro pensieri e delle loro parole, e mentre parlano sorridono ed i loro sorrisi sono limpidi e chiari.



    E la mamma di uno dei due pensa che la signora Pinca Palla è una vera stronza.