15 febbraio 2012

MEDITATE GENTE

Almeno una o due volte al mese tocca pagare pegno: festicciola di compleanno del compagnetto di turno, per cui regolarmente si mette in moto il seguente meccanismo:


1) Rugnamenti a non finire della mia che mi rimprovera di averla fatta nascere a fine luglio;


2) Raccolta quote per il regalo;


3) Individuazione del luogo della festa (sempre diverso, sempre più lontano);


4) Consultorio con la genitrice invitante sul regalo più gradito;


5) Pellegrinaggio per negozi in cerca del suddetto regalo che risponde ad esigenze sempre ben precise e perentorie.

E su quest'ultimo punto la mamma dell'ultima festeggiata ci ha fornito un assist che ci toglie un bel po' di castagne dal fuoco: datosì che la sua pargola sembra possedere già di tutto ed in ogni caso pare essere una tipetta dai gusti incontentabili , preferisce, la genitrice, che le venga consegnata direttamente la busta col malloppo raccolto nella questua pro-regalo, saltando a piè pari i punti 4 e 5.

Ricordo tempi in cui chiedere di ricevere una busta con dei soldi dentro poteva essere fonte di grave imbarazzo e vergogna, (ammenocchè non si trattasse di parenti stretti partecipanti al tuo matrimonio). Ma i tempi, si sa, cambiano e chiedere i soldi perchè si ha già di tutto, potrebbe diventare un nuovo trend.

Nel frattempo io sto meditando di convertirmi ai testimoni di geova, che al riguardo hanno già capito tutto.

4 commenti:

Reganisso ha detto...

SOLDI?!?!?! ma che scherziamo?!?! Oddio che brutti questi tempi moderni!

PAOLA D ha detto...

Ebbene sì, come dicevo la madre ha voluto i soldi.

La festa comunque era nata male ed è finita peggio: una piccola invitata caduta male da un gioco e finita al pronto soccorso con un braccio rotto ed il resto degli invitati per tre giorni con una gastroenterite di non ben definita origine .....

Federica ha detto...

ma che triste farsi regalare i soldi alle elementari... e che triste avere già tutto!

aquila ha detto...

Eh sti cavoli....