25 gennaio 2011

OGGI DICO

Tra qualche giorno saranno saranno dieci anni che te ne sei andato.
Ma più che quella data, ogni anno, ritorna quella di oggi.
La famiglia che era seduta a tavola, pronta per la cena - tortellini in brodo quella sera - quando il telefono suonò, malefico.
La voce di mamma, l'essenza della disperazione: dicono che non arriverà a domattina ... non ce la farà ...
La tavola è rimasta così com'era.
Le bimbe dietro dormivano mentre percorrevamo i frenetici 650 Km che ci separavano da quei giorni dolorosi.

Conservo ancora il biglietto che mi hai scritto appena mi hai vista entrare in quella stanza, alle cinque del mattino. Chissà cosa volevi dirmi ... sillabe incomprensibili su un foglietto giallo ... oggi dico che probabilmente volevi avvisarmi della marea di dolore che stava per travolgermi. Mamma ci guardava di là dal vetro ed il suo sguardo mai, mai e poi mai io potrò dimenticare. Oggi dico che lei sapeva.
Poi fu tutto silenzio ed ogni macchina fu spenta.
Io e lei. E tu che non c'eri più.

Dodici mesi dopo.
Io. E lei che non c'era più.

12 gennaio 2011

DI TUTTO UN PO'


Ma è mai possibile, maledizione e accidentaccio! Ma dico io: avere a disposizione tanto bendiddio e fare uno spot così insulso!

E la megera poi, che gli dice: Potresti fare la controfigura di George ...

A nonnè, ennamo su.

Fortuna che ho le mie certezze alle quali aggrapparmi. Appeso alla parete della cucina in posizione strategica, egli mi sorride dal Calendar 2011. Non ci hanno pensato le figlie, nemmeno il marito, neanche una amica che comprende, bensì il mio futuro genero (o almeno così dovrebbe essere). Sveglio, il giovane.


Non che mio marito non abbia pensato a me, anzi. La mattina della Befana, durante un aperitivo al Bar centrale, scopro che la favolosa magnum di prosecco di Valdobbiadene che troneggia sul bancone, è in palio per la tombolata di beneficenza del pomeriggio.

Datosì che mio marito è noto nell'ambiente famigliare per il suo c*lo in certe faccende (leggi tombola, pesca, carte) ho pensato bene di chiedergli "Và e falla mia". Egli ha risposto "E SIA!, testimone la barista. In effetti le mie aspettative non sono state deluse..


Il giorno dopo quando sono andata a riscuotere la mia vincita la barista non ci voleva credere ... eppure sapesse signora mia che dilemma ho dovuto patire: dover scegliere tra un taglio e piega dal parrucchiere figo e questa bottiglia ... non esistono più le semplici vincite di una volta!


Inutile dire che il mio sangue veneto non è acqua e quindi ha prevalso il prosecchino.

Prima o poi arriverà il momento giusto per stappare.



Ritornando a faccende televisive: dopo mesi e mesi di sfragnamento di cojombari su tv e giornali relativamente alle vicende della Nannini, stamattina a RaiNews alle 5 e 35 pensano bene di darci la fondamentale notizia (e relativo servizio filmato) riguardo il suo ultimo album: sappiate che va a gonfie vele!.

Nel caso qualcuno di noi avesse dovuto perderci il sonno, dormiamo pure tranquilli: la pupa Penelope avrà pannolini e seggioloni in abbondanza.

In ogni caso, tutta quella bagarre intorno alla sua gravidanza poteva evitarla. E pure la canzoncina per la pupa, il cui ritornello mi ricorda tanto "i prati sono in fiore, profumi anche tu". E pure il rifacimento rockettaro di "volare". E visto che ci siamo anche la foto col panzone della quarantesima settimana ai quattro venti, già vista e stravista e, almeno per me, fuori luogo.

E' ripreso il tran tran scolastico e con esso tutti i dolori di pancia, di gola, di gambe nonchè la sensazione di magone in un punto non ben definito del corpo che hanno portato ad una filosofica considerazione: "Andare a scuola è una vera schifezza. Sarebbe stato molto meglio se fossimo nati tutti imparati"

Ipse dixit.