18 ottobre 2011

Davanti al secchione, col pattume in mano ....

Ma quanto tempo è passato dall'ultimo post! Non ho più il tempo che vorrei, per fare molte cose, ma a questo piccolo spazio non vorrei rinunciare.
Ogni tanto mi rileggo post vecchi che mi fanno tornare in mente situazioni ormai dimenticate e che sarebbero andate perse nei meandri della mia memoria. Come sfogliare le pagine di un diario, "ritrovare" persone perse per strada e pensare "che peccato".

Come accade, in effetti, nella vita.

Ho riflettuto molto su un episodio che mi è accaduto ieri pomeriggio mentre andavo a gettare il pattume al secchione (potrei sorvolare su questo dettaglio, ma il "momento" è proprio questo).
Là di fronte, mentre armeggio con quel maledetto che non si apre mai, mi ritrovo faccia a faccia con una persona con la quale ci evitiamo da più o meno quindici anni.
Il suo sacco si rompe e ci troviamo a guardarci negli occhi mentre istintivamente le dò una mano.
"Non ti preoccupare, Pà" ........ ed è come se un vuoto di quindici anni non ci fosse più.
Ci guardiamo e ci sorridiamo .... sguardi indagatori .... (ci siamo già incontrate, abitando nella stessa via, ma da lontano) il suo viso non è cambiato ma gli anni sono passati - e sono tanti - e lei sta certo pensando la stessa cosa di me.
Quante cose son successe!
La nostra amicizia sembrava inossidabile: i due opposti che si compensavano, tanto caciarona lei quanto schiva io. Le famiglie spesso insieme.
Poi il tonfo, ed una fine netta, dolorosa come un lutto, in quel momento necessaria.
La vita mi insegnerà, poi, ad essere meno intransigente.

Dopo due convenevoli, anche un po' imbarazzati, ognuna di noi ha proseguito per la propria strada. Il mio passo era più leggero e, son certa di non sbagliarmi, anche il suo.