05 marzo 2016

Ma mi facci il piacere, mi facci!!

Che dire di quella pubblicità dove una stupidotta, (che non dà certo l'idea di essere una di primo pelo) aspetta da un paio d'ore il marito che deve uscire dal lavoro, da sola in macchina, in un parcheggio deserto e sotto il diluvio universale?
Ma a quale categoria di persone (donne?)  è rivolta,   ma che razza di messaggio passa attraverso quella pubblicità? 
 
A  me è arrivato, con fastidio,  questo:
 
-   che lui le dice un orario a cavolo, tanto sa che lei  aspetterà, aspetterà, aspetterà ... pensandolo con tenerezza;
-   che mentre  lui lavora  come un dannato, lei comunque sta seduta comoda  in macchina a girarsi i pollici e guardare la pioggia che scende;
-  che per l'appunto, siccome è lui che porta a casa la pagnotta, le tocca tenerselo ben stretto, sospirare sorridendo  e aprirgli la portiera quando si degna di arrivare;
-   che  se questo individuo sta a piedi   va da sè che  lei la mattina deve  pure averlo accompagnato;
-   che dietro quest' uomo che lavora fino a ore straore, oltre alla scemotta,   insomma, c'è il nulla.

Il nulla proprio

Ma allora mi chiedo:  a cosa dovrebbe servire lavorare così tanto se poi dietro non c'è una vita "normale", con una donna che a occhio e croce dovrebbe pur avere una casa da mandare avanti, magari anche un lavoro  -  ma guarda un po'  - al quale va e dal quale torna tranquillamente da sola, per ritrovarsi la sera con figli affamati, mucchi di panni da stendere e sistemare, beghe di condominio e bollette da gestire,  spesso un anziano o piu' a cui dare attenzione e magari un cane o un gatto ... giusto per dirne qualcuna ......
Mah.