30 aprile 2008

PREMIATA DITTA P&E

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Voglio descrivere gli anni passati con te con l'ntensità di una gamma di colori.

IL BIANCO di quel giorno, delle calle che riempivano la chiesa, delle tante pagine di una storia da scrivere insieme.

IL GIALLO dei raggi di sole che entrano dalla nostra finestra la mattina, si appoggiano sul nostro letto e ci vedono svegliarci insieme.

IL ROSA di un grande fiocco, sempre lo stesso, che hai appeso fuori dalla porta della nostra casa per tre volte in questi anni.

IL ROSSO dei nostri momenti insieme, che solo io e te sappiamo.

IL VERDE delle nostre tasche, i primi tempi, e poi delle speranze e dei sogni, delle illusioni e del futuro .

IL BLU di sere d'estate passate a chiacchierare, di lunghi viaggi in autostrada di notte con la musica in sottofondo.

IL VIOLA dei lutti ... riguardando le foto del matrimonio, quante persone care non ci sono più, quanti vuoti, quante lacrime.

IL NERO di certi giorni, quando sembrava non esserci più niente in cui credere e sarebbe bastato poco per distruggere tutto.

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...........Non è un'eredità, un portafortuna

che può reggere all'urto dei monsoni

sul fil di ragno della memoria, ma una storia non dura che nella cenere

e persistenza è solo l'estinzione.

Giusto era il segno: chi l'ha ravvisato

non può fallire nel ritrovarti ..........

(E. Montale)

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E ventun anni sono passati senza che ce ne accorgessimo.

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26 aprile 2008

UN SORRISO LUNGO UN ANNO

A pochi chilometri da qui, ma in un luogo dove è molto difficile arrivare per via della strada stretta e sconnessa, si trova un villaggio chiamato MUSONIA popolato da persone che hanno in comune una caratteristica: sembrano tutti tristi e pensierosi perchè la loro bocca è piegata in giù, proprio come una mezzaluna capovolta.

Qualche scienziato si è recato in questo posto per studiare lo strano fenomeno, insieme a qualche dottorone munito di pozioni dai colori brillanti, rosa fucsia e giallo limone, da somministrare agli abitanti mattina e sera.
Niente da fare.

Il sindaco di MUSONIA provò ad interpellare alcuni clown di un Circo che un giorno passava lì vicino per caso con i suoi carrozzoni colorati, convinto che potesse essere una buona soluzione .....
Fu organizzato uno spettacolo esilarante, con i clown che ne combinavano di cotte e di crude, ma ... niente di fare ... tutti gli abitanti di Musonia uscirono da lì con la loro mezzaluna capovolta stampata in faccia.

Da quel giorno ben pochi si avventurarono a percorrere le strade di quel paese e chi ci capitava per sbaglio non vedeva l'ora di andarsene per paura di essere contagiato da tutta quella tristezza!!

Un giorno però accadde un fatto straordinario: le campane del paese si misero a suonare a festa e furono appesi due enormi fiocchi sul portone di una piccola abitazione proprio lì vicino: uno era rosa ed uno azzurro!

Grande festa!!! da molto tempo a Musonia non nascevano bimbi, e tutta la popolazione corse a festeggiare i nuovi arrivati!!!!!!

Purtroppo ben presto si sparse una voce, dapprima sussurrata poi sempre più insistente: i due bambini erano "strani", avevano un "nonsochè che non andava", una "strana malformazione" si disse, e la proccupazione si sparse nel paese, rendendo quei visi così tristi, se possibile, ancora più lugubri.

Un vecchia un pò sdentata, da tutti chiamata Nonna Bacucca, famosa per i suoi racconti che lasciavano senza fiato, venne ad informarsi ed a valutare la situazione.
Si avvicinò alle culle, esaminò i piccoli,.....sgranò gli occhi e cominciò ad emettere degli strani suoni, dei bofonchi, degli sbuffi ... e tutti quelli lì intorno videro che le sue guance avvizzite cominciarono a cambiare forma e la sua bocca piano piano si aprì in un enorme e sdentato sorriso.

Ci fu un oooooooooooh generale di meraviglia.
Per la curiosità tutti vollero sbirciare dentro le culle, dove i due neonati dormivano placidi con due splendidi sorrisi stampati sulla faccia. Le loro boccucce sorridevano e quella piccola "malformazione" all'insù era quanto di più bello avessero visto fino ad oggi gli abitanti di Musonia.

Piano piano tutti cercarono di imitare quella gioiosa espressione, chi con più facilità chi con più fatica e tutti i bimbi di quel paese la impararono così bene da non togliersela dal viso nemmeno mentre dormivano.

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Con questo post ho scelto di aderire ad un'iniziativa del blog "Comicomix" che ha posto l'attenzione su una malattia chiamata Neuroblastoma: è un tumore che colpisce i bambini e rappresenta la principale causa di morte in età pediatrica.
L'iniziativa consiste nello scrivere un post che riguarda il sorriso e segnalarlo a questo indirizzo: Alex@comicomix.com .
La Comicomix pubblicherà tutti i post e alla fine dell'anno invierà una donazione di 2 euro per ciascuna adesione avuta.
Qui accanto troverete un banner con un orsetto: cliccate e troverete tutte le informazioni per pertecipare anche voi numerosi.
Per ulteriori notizie potete andare su NEUROBLASTOMA


Aderisci per favore perchè..
..OGNI SORRISO CHE NON HAI E' UN SORRISO CHE NON DAI..
..e tanti bambini han bisogno anche del TUO sorriso!!


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20 aprile 2008

ATTENZIONE AL GOLFISTA

La strada che percorro per andare a fare la spesa settimanale (uh, la mia vita dissennata), costeggia l'ingresso dello Sheraton Golf e percorre tutto il perimetro della proprietà, protetta da una alta cancellata in ferro, per un buon chilometro.
Ogni cinquanta metri, quegli odiosi dossi che obbligano a rallentare, per cui non si arriva mai oltre la terza (leggi 40/50 chil. l'ora).
Tutto intorno il verde curatissimo, brillante, dei campi da Golf, punteggiato dalle divise e dalla macchinine (non mi ricordo come si chiamano) bianche di gruppetti di giocatori.

L'ultima volta che ci sono passata, venerdì scorso, mi accorgo che, dopo i dossi, sono stati piazzati dei nuovissimi cartelli, tipo quelli "caduta massi", "transito greggi", "scuola", con la sagoma dell'omino giocante a golf con la mazza a mezz'aria, con scritto sotto "ATTENZIONE GOLFISTI".

Mi è venuto il sospetto che, nonostante i dossi rallentatori, qualche golfista sia stato acciaccato nel mentre si accingeva a recuperare qualche palla.

Ma, mi viene spontaneo pensare, posso capire i massi che decidono loro quando cascare giù, le pecore e le capre che non conoscono i diritti di precedenza, i bimbi che uscendo da scuola possono sfuggire di mano.... ma il golfista si presume abbia la capacità di valutare quale sia il momento opportuno per l'attraversamento pedonale onde evitare l'acciacco ......

O questi sono talmente impegnati nel loro nobile giuoco da non poter perdere la concentrazione richiesta per colpa di noi automobilisti persi dietro le nostre banalissime attvità quotidiane?????

E' un vero dilemma, e mentre cercherò la soluzione mi sa che è meglio cambiare strada, sia mai che mi ritrovo 'na palla da golf che mi sibila vicino all'orecchio, adesso che comincia a far caldo ed i finestrini sono aperti.

Chissa' se esiste anche:

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17 aprile 2008

C H I A R A

Sono passati undici anni da quella sera, come oggi.
Una telefonata la sera tardi: "P. è stata ricoverata d'urgenza, la stanno portando a Padova"
Allarme, allarme rosso.

P. due giorni prima era ruzzolata giù dalle scale con il suo pancione. Al pronto soccorso, subito dopo il fatto, dissero che poteva tornarsene a casa, che era tutto a posto, che non c'era nessun pericolo.
Invece, all'improvviso, tutto precipita.
Una corsa in Ospedale .... venticinque settimane .... troppo poche ...... e poi sono due .... si va di corsa in un centro specializzato.
Le telefonate si intrecciano, l'ansia e la paura da tenere a bada, siete così lontani! e poi alle tre di mattina "Sono nati!"
Io non ho il coraggio di chiedere e rimane sospeso nell'aria un interrogativo per lunghi, lunghissimi secondi.

Quanto eri piccola!
Poco meno di ottocento grammi, stavi su una mano. Tuo fratello poco, poco più grande.
Lui, dopo due giorni, non ce l'ha fatta.
Ma tu, piccolo leoncino, ti sei aggrappata a questo mondo con le unghie e i denti, a morsi l'hai preso ... dicevano i medici : "il fatto che sia femmina le dà qualche chance in più!"

Per più di tre mesi sei stata attaccata a tubi e monitor che ti controllavano attimo per attimo, respiro per respiro ... ogni tanto partiva un concerto di allarmi ed era un precipitarsi di medici per praticarti il massaggio cardiaco (con il polpastrello dell'indice), e tu via a lottare di nuovo.

Poi è venuto il tempo della marsupio-terapia: quando la tua mamma ti appoggiava sul seno ed il monitor segnalava una improvvisa corsa all'impazzata del tuo piccolo, tenero cuoricino.

Poi è venuto il tempo delle domande a cui era difficile dare risposta: chissà se ........ ma riuscirà ..... forse non potrà ......

E la tua mamma, per quanto le potessimo star vicino, non poteva nascondere l'angoscia ed il terrore che l'hanno attanagliata per tanti lunghi mesi.

Poi piano piano, giorno dopo giorno, notte dopo notte, respiro dopo respiro, lacrima dopo lacrima è arrivato il tempo di uscire di lì e di cominciare a vivere con la certezza del sorriso, del tuo splendido sorriso, dei tuoi primi passi, del fatto che anche tu saresti cresciuta sana, allegra e felice.

TANTI AUGURI CHIARA, il tuo compleanno è sempre speciale!!!!!

16 aprile 2008

FESTINE DI COMPLEANNO

Un tempo, ma a dire il vero non tanti anni or sono, era un piccolo evento che coinvolgeva la mamma del festeggiato nella preparazione di torta adeguatamente decorata, candeline rosa o azzurre, patatine e pop-corn fatti lì per lì (ma senza esagerare), la fanta e la cocacola, i succhi di frutta, i palloncini colorati.
Gli amichetti, cinque o sei, si presentavano con il puzzle, il libro di storie, il portamatite o il diario segreto con il lucchetto.
I bimbi venivano accompagnati dalle rispettive mamme a casa del festeggiato dopo la scuola, che li facevano giocare il tempo di prendersi un caffè, dopodichè auguri di rito, torta, se ci scappava una foto, con gli amichetti e ognuno poi a casa per i compiti e le cose di tutti i giorni.

Oggi, le cose si sono tremendamente complicate.
L'invito del pupo che compie quattro anni arriva un mese prima ... RSVP.
Ovviamente è prestampato con i loghi del posto dove si svolgerà l'evento.
Ovviamente l'evento si svolgerà a venticinque chilometri di distanza, alle tre e mezza di domenica pomeriggio.
Tutto ciò comporta una organizzazione familiare non indifferente, cercando di conciliare esigenze e orari.

Il giorno della festa arriva, finalmente.

La location: un parco giochi, dove è stato riservato un angolo giochi per i trentacinque invitati.
All'ingresso due hostess consegnano il "kit del pupo festeggiante" contenente calzerotti antiscivolo e una serie di gadget per un migliore scatenamento.
Dopo due ore di intrecciarsi di genitori che corrono appresso alla prole per non perderla di vista in mezzo alla caciara, finalmente torta e apertura dei regali ............. la fiera delle vanità e dello spreco. Una quantità enorme di pacchetti da scartare con il protagonista che dopo due o tre si scoccia visibilmente ... finchè dopo una serie di completini firmati compare una scatola di "chiodini" colorati che accende un po' di entusiasmo.
Sulla torta vengono piazzati dei candelotti luminescenti che hanno l'unico scopo di spaventare qualche animo sensibile, nonchè il festeggiato che pianta una grana rifiutandosi di "spegnerli" causando il malumore di mamma, papà e parentado vario in agguato con foto e videocamere pronti ad immortalare lo spegnimento ( che non ci sarà).

La giornata vivaddio si è conclusa con il ritorno a casa meditando su come evitare con prontezza, in un prossimo futuro, simili calamità.

08 aprile 2008

IL GENERALE RUSSO

In questi giorni in cui si è commemorata la scomparsa di Giovanni Paolo II, mi è tornato in mente un episodio che ha "coinvolto" la mia famiglia ma che, per la sua leggerezza ed il dovuto rispetto alla figura del Pontefice, racconto solo ora ....

Dunque, qualche mese dopo la morte del Papa, si sparse la notizia che la RAI stava preparando una fiction sulla sua vita e che cercavano ragazzi e ragazze per fare le comparse, ma che avessero determinate caratteristiche fisiche: carnagione e occhi chiari, non essere robusti ... questi ragazzi infatti avrebbero dovuto "interpretare" la gioventù polacca che circondò il Papa nei suoi primi anni di sacerdozio.

Le mie ragazze e alcune amiche si misero in moto per partecipare ai provini .... l'idea di guadagnare qualche soldino senza troppa fatica le allettava .... e insomma si organizzarono entusiaste per questa cosa.
Ovviamente, essendo minorenni era necessario che un genitore le accompagnasse: io mi rifiutai perchè si trattava di andare sulla Tiburtina, dall'altra parte di Roma ... giammai !! ..... così con un po' di moine incastrarono il padre, che alla fine le accompagnò.

Arrivate lì, fecero le foto richieste, compilarono i moduli, e fecero per andarsene.

Al che, un signore si avvicina a mio marito e gli fa "senta, lei sarebbe disponibile a fare delle foto e lasciare i suoi dati?". Lui perplesso "guardi io ho portato le ragazze ..." e quello ad insistere, le ragazze pure, finchè lo fecero convinto.

Qualche giorno dopo, chiamarono da Cinecittà e lo convocarono ... era stato scelto per fare la parte di un generale russo!

Le ragazze si risentirono a morte !!!!! "Lui sì e noi no!!!!!!" ah ah ah ah ah ah ah

Lì per lì rispose che non se la sentiva e che comunque aveva i suoi impegni di lavoro, ma si dimostrarono così disponibili , e a dire il vero pure noi a casa abbiamo insistito, (alla fin fine poteva essere una bella esperienza no?), che alla fine ci andò.
Una volta là, gli fecero provare dei vestiti, una divisa, ecc. con le sarte che prendevano le misure, circondato da altri "militari" da "preti" e "cardinali" (ah ah ah ah ah, credo gli unici che abbia visto in vita sua così da vicino!!!!!!)

Tutto tacque per un po', tant'è che si pensava che la cosa fosse finita lì. Ed invece, una sera sul tardi, fu chiamato:

"Signor A. allora, lei si deve presentare a Via ..... domattina alle quattro e mezza, mi raccomando puntuale!"
"Guardi domattina io ho da lavorare, alle quattro e mezza poi ..."
"Signor A. l'orario è quello, lasci perdere tutto e si presenti"
"Senta guardi, io domattina non posso"
"Ma signor A. lei non può fare così!"
"Posso posso, grazie e arrivederci"

Fine della carriera da generale russo di mio marito!!!!!!!!!!!!!!!

ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah

01 aprile 2008

NUN SE PO'

Quattro righe giusto per comunicare l'apertura ufficiale su questo blog di una sottoscrizione per l'eliminazione fisica dell'ideatore dello spot dell'acqua rocchetta e di tutti i personaggi in esso contenuti, bambini tifosi del napoli e pacioccone aspiranti modelle compresi.
Un trattamento particolarmente cruento lo riserverei alla malefica suora ed alle consorelle.

Uniamoci e combattiamoli!