12 luglio 2016

Non è facile invecchiare con garbo.
Bisogna accertarsi della nuova carne, di nuova pelle,
di nuovi solchi, di nuovi nei.
Bisogna lasciarla andare via, la giovinezza, senza
mortificarla in una nuova età che non le appartiene,...
occorre far la pace con il respiro più corto, con
la lentezza della rimessa in sesto dopo gli stravizi,
con le giunture, con le arterie, coi capelli bianchi all’improvviso,
che prendono il posto dei grilli per la testa.
Bisogna farsi nuovi ed amarsi in una nuova era,
reinventarsi, continuare ad essere curiosi, ridere
e spazzolarsi i denti per farli brillare come minuscole
cariche di polvere da sparo.

Bisogna coltivare l’ironia,
ricordarsi di sbagliare strada, scegliere con cura gli altri umani,

allontanarsi dal sé, ritornarci, cantare, maledire i guru,
canzonare i paurosi, stare nudi con fierezza.
Invecchiare come si fosse vino, profumando e facendo
godere il palato, senza abituarlo agli sbadigli.
Bisogna camminare dritti, saper portare le catene,
parlare in altre lingue, detestarsi con parsimonia.
Non è facile invecchiare, ma l’alternativa sarebbe
stata di morire ed io ho ancora tante cose da imparare.


Cecilia Resio - Le istruzioni

05 marzo 2016

Ma mi facci il piacere, mi facci!!

Che dire di quella pubblicità dove una stupidotta, (che non dà certo l'idea di essere una di primo pelo) aspetta da un paio d'ore il marito che deve uscire dal lavoro, da sola in macchina, in un parcheggio deserto e sotto il diluvio universale?
Ma a quale categoria di persone (donne?)  è rivolta,   ma che razza di messaggio passa attraverso quella pubblicità? 
 
A  me è arrivato, con fastidio,  questo:
 
-   che lui le dice un orario a cavolo, tanto sa che lei  aspetterà, aspetterà, aspetterà ... pensandolo con tenerezza;
-   che mentre  lui lavora  come un dannato, lei comunque sta seduta comoda  in macchina a girarsi i pollici e guardare la pioggia che scende;
-  che per l'appunto, siccome è lui che porta a casa la pagnotta, le tocca tenerselo ben stretto, sospirare sorridendo  e aprirgli la portiera quando si degna di arrivare;
-   che  se questo individuo sta a piedi   va da sè che  lei la mattina deve  pure averlo accompagnato;
-   che dietro quest' uomo che lavora fino a ore straore, oltre alla scemotta,   insomma, c'è il nulla.

Il nulla proprio

Ma allora mi chiedo:  a cosa dovrebbe servire lavorare così tanto se poi dietro non c'è una vita "normale", con una donna che a occhio e croce dovrebbe pur avere una casa da mandare avanti, magari anche un lavoro  -  ma guarda un po'  - al quale va e dal quale torna tranquillamente da sola, per ritrovarsi la sera con figli affamati, mucchi di panni da stendere e sistemare, beghe di condominio e bollette da gestire,  spesso un anziano o piu' a cui dare attenzione e magari un cane o un gatto ... giusto per dirne qualcuna ......
Mah.





 
 


13 febbraio 2016

Certezze

Arriva  un momento che ti pare solo tuo  -  passerà  -  e neanche morta chiederesti una mano.
E chi ti conosce bene  la  mano invece te la prende con una fermezza che non permette obiezioni.
Una vita insieme è ....
sapere di poterci contare sempre, anche quando meno te l'aspetti, su quelle spalle.

16 gennaio 2016

HAPPYNESS JAR

Quando un pensiero inaspettato è così delicato e gentile da scaldarti il cuore  e farti commuovere di gioia come non accadeva da tanto, tanto tempo.
Con quel piccolo dono, quell'attenzione così lieve, sei arrivata lì, diretta,  a portare un po' di luce nella mia parte piu' ombrosa e nascosta (ma per te forse non tanto) dove cerco di rinchiudure le mie fatiche, qualche disillusione e quel po' di mal di vivere che rende alcuni momenti della vita piu' complicati di altri.
Grazie Denise.