27 maggio 2010

LICIA

Anche io ieri, con la piccola in day hospital, per valutare la sua asma bronchiale.
Una giornata per corridoi e scale, stanzette e sale d'attesa.
Le stavamo facendo insieme, io e te, corridoi e scale e stanzette e sale d'attesa uguali ma diverse, e con ottocento km di mezzo, maledizione.
Ti ho pensata così tanto.

E l'immagine di te che sbirci nel PC della giovane dottoressa , mi si è impressa e mi strappa un sorriso.

Anche mio marito ha chiesto (tempo fa) una "parure" da sala operatoria. Non per il carnevale, no.
Utilissima a pitturare i soffitti di casa, disse.

Un abbraccio, amica mia, tutto si risolverà, vedrai.

15 maggio 2010

G.

Pomeriggio piovoso e malinconico.
Ogni tanto il pensiero torna qui a questo spazio per scrivere sospeso nel tempo ... che sollievo tornarci, ma in questi ultimi tempi sembra quasi impossibile.

Una persona cara sta tanto male e io gli voglio essere vicina, vicinissima.
Dalla finestra di una stanza di rianimazione, una grande distesa di verde e dei cavalli che pascolano tranquilli. Ma, come dall'oblò di una astronave il mondo sembra, è, lontanissimo.
In controluce, nel bianco abbacinante della stanza, risalta soprattutto il candore di un ciuffo ribelle.
Prima o poi la mano, con un gesto abituale, lo riassetterà.
Ce la farà, ne sono certa.