11 febbraio 2011


Parlando con alcune mamme mi sono resa conto che molte di loro seguono i figli nei compiti a casa in modo molto presente: sedute accanto ai bambini li aiutano passo passo colmando esse stesse le eventuali lacune di comprensione o voglia di fare. Per esempio: per qualcuna, vengo a sapere, è prassi aiutare a colorare le schede o magari suggerire il "pensierino" da comporre quando il bambino è stanco.

In questo senso sono stata (e sono) una mamma assolutamente assente.

E' sempre stato sottinteso che i compiti fossero un loro impegno e che lo dovessero gestire da sole: non ho mai imposto orari e non le ho mai assillate se qualche volta non le vedevo particolarmente entusiaste di mettersi sui libri. Se i compiti non venivano fatti la rogna era la loro: se la dovevano spicciare solo con l'insegnante.

Ho sempre vigilato, ovviamente, ma da lontano.

Quando espongo questa mia "tecnica" le suddette mamme mi guardano come si guarda una degenerata.

Ad ogni modo, non so se è stata fortuna o cos'altro ma i miei metodi hanno dato (ad oggi) i loro buoni frutti .


Tutta questa introduzione per raccontare dell'altra mattina.

La piccola, mentre faceva colazione, è sobbalzata sulla sedia ricordandosi improvvisamente di un compito non finito.

Quindi: sguardo languido dal quale sta per scendere una (non tanto furtiva) lacrima ... "Oh mamma! mi sa che ieri ho dimenticato di ricopiare la frase del libro sul quaderno".

Io, severissimamente "Beh, ora te lo ricordi! Brava! .... e via con una serie di rimproveri terminati con "dovrai dirlo alla maestra!"

Lei, alla mia reazione sostenuta, tutta piccata mi fa "Mamma, non mi parlare in questo modo ... ma lo sai che mi potresti provocare un trauma?"


Chissà se mi conviene cautelarmi: potrebbe arrivarmi a breve una richiesta di risarcimento per danni esistenziali. Piccola vipera.



8 commenti:

Federica ha detto...

oh per bacco la bimba è tosta eh? :)

Barbara ha detto...

Mi fa troppo ridere tua figlia!!!
Che poi è anche un pò un controsenso che usino questi termini da 'adulti'... non sopporto i bimbi che dicono di essere stressati: OH, CICCIO! RIPASSA QUANDO AVRAI UN MUTUO MILLENARIO SUL GROPPONE, LA MACCHINA CHE FA LE BIZZE E NON PUOI CAMBIARLA E UN MARITO DA ACCUDIRE, POI MI DICI SE STAI MEGLIO ORA O NO!
Beh, comunque il tuo metodo credo sarà lo stesso che userò io!
La tua pupetta ha imparato una cosa: da oggi in avanti controllerà di aver fatto tutto.

Mamma mi ha raccontato che una volta, alle elementari, avevo scordato un libro e la mestra mi rimproverò per la dimenticanza. Io, placida e angelica, risposi "E' colpa della mamma che non mi ha controllato la cartella"
Ad un colloquio naturalmente glielo disse e ammise "A stento ho trattenuno una risata" ^_^

PAOLA D ha detto...

FEDERICA e BARBARA: devo ammettere che la gnappetta è un po' saputella e non se le fa dire da nessuno. In questo influisce sicuramente il fatto di avere due sorelle molto più grandi con le quali interagisce da pari a pari ed anche una buona dose di lingua lunga che lascia spesso interdetta anche me.
Ciò non significa che non venga rimessa nei suoi ranghi con la dovuta fermezza.
Per quel che riguarda i bambini che dicono di essere stressati: anche qui sicuramente sono frasi ripetute pari pari da quel che sentono in casa. Ma credimi, Barbara, ci sono dei bambini che sono veramente stanchi per i ritmi a cui vengono sottoposti .... spesso e volentieri poi, già all'età di sei anni vanno a letto non prima delle undici/undici e mezza di sera e non di rado le maestre si lamentano, alle riunioni di classe, di avere in classe bambini stanchi e , appunto, stressati, da ritmi da adulti.

Daniela ha detto...

Quando avevo il mio piccolino in prima elementare (mi sembra ieri ma è già in prima superiore, sniff!!) il maestro per evitare che le mamme facessero i compiti al posto dei figli dava le schede da colorare, ma le consegne a voce.
Mi spiego meglio, magari sulla scheda c'era scritto disegna una sedia blu davanti all'albero, lui diceva agli alunni disegnate una sedia rossa a fianco all'albero. Prendeva due piccioni con una fava, vedeva subito quali erano i bimbi che erano stati attenti alla spiegazione e quali erano le mamme impiccione!!
Alla prima riunione a scuola, quando ha spiegato il suo metodo, si è sollevato un vespaio...al quale ovviamente NON ho partecipato!

PAOLA D ha detto...

DANIELA: queste qua non solo fanno i compiti al posto dei figli ma interferiscono e criticano continuamente anche i metodi di insegnamento.
Il tuo piccolino va già alle superiori? E la ragazza ha finito allora! E ora che fa?

Daniela ha detto...

Buongiorno Paola!!
Mia figlia ha finito le superiori senza infamia e senza lode, ha fatto il primo anno di università a Reggio Emilia, scienze della comunicazione e dell'economia, qualche esame passato bene, altri meno bene e in altri respinta, ma l'anno fuori casa è servito almeno a svegliarla un pò e a renderla meno timida.Poi ha deciso che voleva essere più vicina alle amiche e ha cambiato facoltà, Economia e management aziendale a Rimini...il ramo adatto per chi ha fatto il liceo classico e non ha alcuna voglia di studiare!!!
Per il momento ha cannato 3 esami su 3 e al padre esce fumo dalle narici!!!
Prevedo per lei un futuro lavorativo (senza laurea ovviamente!) come pulitrice di cessi visto che notoriamente il liceo ti dà una gran cultura, ma a livello pratico fuffa e nient'altro!!
Io provo a ridere ma mi viene da piangere...

Daniela ha detto...

A proposito di mamme impiccione...
giusto una settimana fa ho ritirato la scheda di valutazione del piccolo, prima della consegna le prof. hanno fatto una piccola riunione in cui si sono lamentate dell'andamento della classe (4 ragazzi senza insufficenze su 28 a loro sono sembrati pochi)e soprattutto del comportamento, durante una visita al planetario l'insegnante si è vergognata del loro comportamento e il tipo che dava le spiegazioni si è rifiutato di continuare e in pratica li ha cacciati (il mio per fortuna era influenzato e non ha partecipato!).
Commento di alcuni padri: Eh, ma se non sono esuberati a 14 anni quando lo devono essere?!
...che desolazione!!...
Ciliegina sulla torta giusto venerdì leggevo sul giornale di un'insegnante condannata a 1 anno di reclusione (con i benefici di legge) per aver fatto scrivere ad un alunno 100 volte SONO UN DEFICENTE. Colpa dell'alunno aver impedito a un coetaneo di entrare nel bagno dei maschi perchè gay.
Forse sono talebana, ma io all'alunno in questione avrei fatto ben di peggio e mi chiedo che mezzi correttivi sono rimasti a un'insegnante, con che coraggio riescono a riprendere un ragazzo quando dietro c'è una famiglia che ti denuncia, e peggio ancora un giudice che ti condanna.

PAOLA D ha detto...

DANIELA cara: l'immagine di tuo marito "fumante" mi ha strappato una risata ... anche se posso ben immaginare la vostra preoccupazione per i risultati deludenti. L'ideale sarebbe riuscire a sganciare tua figlia dalle scelte fatte per seguire le amiche. Davvero economia è molto impegnativa ... (vedo la mia grande sputare sangue su quegli esami , e sono materie che ama!). Perchè non puntare piuttosto, visti gli studi classici, sull'ambito psico-pedagogico oppure su certi corsi di laurea interessantissimi per diventare nutrizionista o dietista (li stiamo valutando con la mia seconda figlia). Hai visto mai che, essendo cose più concrete, possano appassionarla ....
Sarebbe un vero peccato lasciar perdere gli studi anche perchè è certo e sicuro che un domani se ne pentirà.

Per quel che riguarda il tuo secondo commento: un bel DEFICIENTE marchiato a fuoco lo imprimerei sulla fronte di qualche genitore. Non c'è nulla da fare: i figli sono il "prodotto" di ciò che noi genitori mettiamo in circolazione, punto.