Proprio in questi giorni ricorre l'anniversario della morte dei miei genitori.
Ovviamente si accavallano ricordi, momenti, situazioni. Dolore.
Ma quest'anno, alla luce dei fatti e soprattutto delle parole di questi giorni, mi vien da fare una riflessione diversa.
Ma, se quella domenica mattina, quando chiamate d'urgenza in rianimazione, per dirci "lo stiamo portando (per la quinta volta in pochi giorni) in sala operatoria" scatenando la ribellione e la furia di mia madre, non avessimo trovato medici pietosi ...
Che hanno fatto dietrofront, riportandolo dove stava e lasciandolo andare dove doveva andare, in silenzio, appoggiando le mani sulle nostre spalle per farci capire la loro comprensione e lasciandoci con lui per l'ultimo passo ...
Ma se, poco tempo dopo, il medico che ci parlò per la prima volta del tumore al cervello di mia madre, prospettandoci una terapia che l'avrebbe lasciata forse cieca, forse anche sorda, forse inferma, forse incapace di intendere e di volere, in cambio di qualche mese di vita in più ..... di fronte al nostro "nessuno la tocchi" non ci avesse stretto le mani con un gesto che voleva essere un abbraccio..
Se.
Forse qualcuno si sarebbe preso la briga di chiamarci assassine.
Anzi, certamente.
11 commenti:
Ciao zzia, leggo con interesse questo post e mentre leggo scatta in me un pensiero...probabilmente discordante e stonato con quello che è il pensiero dei più attualmente.
Io di mio non ti avrei chiamata assassina, ma semplicemente "rispettosa di quello che è il corso della natura", mi spiego : se una malattia deve fare il suo corso, lungo o breve che sia, perchè intervenire credendo di fare del bene sotto certi aspetti ma facendo del male sotto altri aspetti??
E non parlo delle malattie tipo l'influenza, parlo di cose più serie.
Se essere assassini significa evitare il peggioa qualcuno allora pure io dovrei essere chiamata assassina...
chiedo scusa zia se questo commento centra poco con il post ho cercato di esprimere al meglio il mio pensiero
Laura,
ho capito cosa intendi dire ...il fatto è che questi giorni si sente dire di tutto.
Ed è evidente il caso a cui mi riferisco .... e mi domando tutti quelli che giudicano e condannano con tanta fermezza e sicurezza si sono mai trovati di fronte a certe situazioni???
.. Intanto Paola ti abbraccio perchè so quanto faccian male sti ricordi..
Poi .. speriamo che finalmente questa legge sul testamento biologico venga fatta..
Si sente di ogni, in questi giorni..è vero.. E si parla di omicidi per l'accompagnamento alla morte così come per l'aborto..
Credo che le situazioni andrebbero contestualizzate.. E soprattutto certe situazioni non andrebbero portate in televisione e in tribunale.. Non esiste che ci sia un vuoto legislativo così enorme..
Ti abbraccio
ho avuto recentissimamente due lutti dovuti a malattie terminali e quindi capisco il tuo pensiero...
Io penso solo che nessuno può permettersi di giudicare un padre che prende una decisione così difficile, e soprattutto proviamo ad immedesimarci....
Io non avrei mai chiamato assassino nessuno....
Come il caso di Eluana, sono solo i genitori che devono esser responsabili della vita della figlia....
e non mettere in mezzo politica, preti o televisione.
Cosa ne sanno gli altri, di quei 17 anni passati accanto al corpo della figlia....
di quello che hanno passato,
del dolore che hanno subito.....
ed ora,
sembra un caso nazionale peggio delle cosche mafiose.
Si dovrebbero solo vergognare.
a me monta il nervoso perchè i popolo italiano che notoriamente dimostra di non aver mai le idee chiare su niente...su questo argomento,su questo caso (che già come ho detto definire una persona un "caso" mi mette i brividi)tutti hanno le idee chiarissime....tutti laureati in medicina....
Poi viene anche da pensare che i giornali parlino di questo argomento in lungo e in largo per maskerare altro...
e comunque 17 anni di coma e encefalogramma assente...che vita è ?? qualcuno me lo può spiegare per favore ??
.. non è vita..
appunto...
Ovvio che l'esempio da me riportato non ha attinenze a livello medico con il caso di questi giorni ..... nel caso dei miei genitori si trattava di prolungare un'agonia in condizioni terribili ....
Quello che mi urta è il gran parlare, e come dice Laura, tutti sanno tutto e sono pieni di certezze ...
Sarebbe ora che si dessero una mossa i legislatori!!
Per quel che mi riguarda, le mie volontà le sanno tutti ......
devo dire che quello che più mi preme è l'espresso diniego, messo scritto con inchiostro superindelebile, che mai e poi mai mi devono ESPORRE da morta, come si usa fare ..... dentro la cassa, ecc. ecc.
Per caritàdiddio!!
Scusa zia ma adesso sono veramente una iena...un ora fa più o meno stavo, casualmente guardando la tv,mi cade l'occhio sul programma LA VITA IN DIRETTA che a mio avviso era meglio condotta da Cucuzza,cmq non è questo il punto. Mi cade l'occhio su un titolo che sta passando sotto e leggo "un figlio omosessuale grazie a Dio no" e già così mi parte l'embolo, sono chiamate a dire la loro opinione l'ex parlamentare Pivetti, la Parietti, un altro ex parlamentare tale Martelli e (chiedo scusa fin da ora per quello che sto per scrivere) un oca in grado di parlare tale Alessandra Mussolini....ok io posso capire che le stiano antipatici e le creino disagio gli omosessuali anche se ci sarebbe da parlane visto le argomentazioni che ha dato...ma se n'è uscita con una frase su questo povero padre che vede da 17 anni sua figli in quello stato che veramente verrebbe voglia di andare là e prenderla a skiaffoni...NO DICO tu che hai il culo appoggiato su una sedia calda e non ti succede un cavolo e non capisci una mazza di sofferenza come cazzo ti permetti di dire " io lascerei morire di fame e di sete quel signore che vuole provocare la morte di sua figlia"...Ma chi sei per dire una cosa del genere?? Che ne sai tu se lei sta soffrendo?? Ke poi ribadisco, se il cervello è il centro degli stimoli nervosi e il cervello è piatto mi viene da pensare che lei non soffra comunque...Perchè se non c'è la percezione delle cose non può esserci ne sofferenza
nuovamente chiedo scusa per il mio pensiero incasinato ma quando mi arrabbio faccio fatica ad esprimere al meglio
E' tutto molto triste ...e l'accanimento terapeutico un inutile tentativo di far sopravvivere qualcuno che spesso non è in grado di poter dire NO
:(
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