08 gennaio 2013

STORIE

Mi capita di ripensare ad una anziana signora conosciuta per caso poco tempo fa nella saletta di un ospedale. Come talvolta accade si parte da poche parole per poi raccontarsi pezzi di vita e come se ci si conoscesse da sempre ci si lascia andare a confidenze che in altre situazioni richiederebbero tempi diversi.
La signora sarebbe dovuta rimanere in osservazione per qualche ora, ma fremeva per tornarsene a casa dal suo cane, rimasto solo in quelle ore, come raccontava: suo solo ed unico compagno di vita.
Vedendola in difficoltà avrei voluto accompagnarla, ma sorridendo dichiarava di avere un taxi a sua disposizione: l'autobus infatti faceva capolinea proprio sotto casa sua, meglio di così ...
Alla fine ha convinto l'infermiera che, dopo la firma, l'ha lasciata andare .... salutando e sorridendo e, calcandosi un cappellino leopardato in testa, il passo un po' incerto, è andata via.
Ha lasciato dietro di sè la sua storia: proprio quel giorno ricorrevano dieci anni da quando le era capitato un grave incidente per cui era rimasta in coma per piu' di un mese.
Al suo risveglio dal coma suo marito e suo figlio non c'erano piu': il primo portato via da un tumore fulminante; il secondo, pochi giorni dopo, da un infarto.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono le persone così semplici e vere che ti arricchiscono in una semplice mattinata...
hai visto, ce l'ho fatta....Fede

PAOLA D ha detto...

Mia cara anonima Fede .... non è così difficile, se ce l'ho fatta io!!!!

minerva ha detto...

è sconvolgente... Doversi risvegliare e trovare un'esistenza così nettamente diversa, e pensare che è passato solo un mese...

Federica ha detto...

mamma che situazione!!

silvia.moglie ha detto...

davvero ci si riesce. sembra lo dicano tutti.
grazie