28 luglio 2010

MOMENTO DI PACE

Metti una sera che dici all'improvviso "si va a fare una passeggiata?" e decidi di uscire, così come hai appena finito di stirare: un paio di jeans, una maglietta, le ciabatte con le zeppe di sughero, i capelli raggomitolati con un elastico, neanche un filo di rossetto e chi mi ama mi segua.
L'aria è fresca e l'ora quella del tramonto.
La direzione quella del centro.
Il posto per parcheggiare, lontanissimo.
Pian piano si raggiunge la meta, mano a mano i marciapiedi si riempiono di colori, di persone di voci, di odori, di musiche e di luci, di lingue ed espressioni romanesche che sono musica per le mie orecchie*. Gli occhi si riempiono di bellezza: una luna piena, enorme, che si specchia sul fiume e illumina tutto.
Una musica struggente mi attira: sulla sponda del Tevere, quasi sull'acqua, tra mille allestimenti, una pista da ballo dove si insegna il tango argentino e dove alcune coppie si cimentano cercando di imitare i due maestri.
Ma vedere quei due ballare, in quel contesto, è un sogno dal quale è difficile staccarsi.
I movimenti sono pura poesia.
Tutto ciò ha trasformato una passeggiata in un momento di vera pace con il mondo ed era da tanto, proprio tanto, che non succedeva.

*Fortunatamente ben lontane dar "calippo co a bbira"

6 commenti:

Daniela ha detto...

Che bella immagine...
A me succede spesso di trovare la pace e la serenità in spiaggia, dopo il tramonto quando quasi tutti sono andati via...un bagnino che chiude gli ombrelloni, un altro che spazza e il tintinnio degli alberi delle barche a vela in sottofondo...

PAOLA D ha detto...

Ma porcamiseria, Daniela, ho letto qua sotto .... io di questa malattia non ho mai sentito parlare (ancora) e infatti vado subito ad informarmi ... i cinquanta sono dietro l'angolo e donna avvisata, mezza salvata ....
Bellissima anche l'immagine che suggerisci tu ... il tardo pomeriggio al mare è l'ora che anche io preferisco infatti quest'anno ci sono andata ... zero volte.
Qualche mattina con la piccola, sì, per farle respirare un po' d'aria buona, (mi sta facendo diventare matta con la bronchite asmatica).
Un abbraccio cara.

Daniela ha detto...

Paola...il primo sintomo è l'ala di pipistrello, poi inizi a dimenticarti le cose vicine e ricordi solo quelle lontane, poi via via il decadimento totale...
Tu però sei fortunata, di solito chi ha figli piccoli viene aggredito dalla malattia più avanti negli anni ...si sa i figli mantengono giovani!!
Un bacione Paola!!

P.s. per la bronchite asmatica hai provato con le cure termali??

aquila ha detto...

Hola zietta come va? ti ricordi ancora di me,quassù sperduta tra i monti al freddo e al gelo?
Come state lì?

Un abbraccio stretto stretto...
ciauz

PAOLA D ha detto...

DANIELA:
secondo me al decadimento ci sto già bella dentro, ahahahaha, certi vuoti di memoria da paura... tant'è vero che ho cominciato da tempo a tenere un'agenda e scriverci sopra tutto quello che ho da fare, giorno per giorno per evitare quella sensazione tormentosa di dimenticare (e infatti accadeva) qualcosa di importante.
Delle cure termali non me ne ha mai parlato nessuno, ma mi informerò, non si può andare avanti a tre aerosol al giorno e antistamico e bentelan!!!
Sì, è vero, i figli mantengono giovani!!!!!!! (pant, pant).
Tanto giovani che la piccola si sta preoccupando del mio (e suo) futuro, in modo molto pratico.... l'altra sera: mamma quando io avrò ventun anni tu pensi di essere già morta?
Ecco.

AQUILA: dimenticarti, mai.
Al freddo e al gelo?????
Allora un caldo abbraccio da qui!!!!

aquila ha detto...

Ziaaaaaa come stai?
Si freddo e gelo qui le temperature si abbassano e si alzano con la velocità di un lampo (in senso proprio letterale)...abbraccio stretto a voi tutti...
Ciauz