16 agosto 2015

Ferragosto

Per le strade deserte e tranquille di un quartiere che ci è stato lasciato da accudire e da godere da chi è partito.
Nella pace assoluta dei pomeriggi pieni di sole ardente l'immancabile, instancabile, stridente canto di cicale.  Stride ancora di piu' però il silenzio di vecchi soli,  seduti sulle panchine o sul muretto lungo il viale della stazione. Immobili come lucertole, rimangono lì per ore: sbirciano chi passa nella speranza, forse, di qualcuno conosciuto con cui scambiare due parole o semplicemente  di un estraneo che si fermi e si sieda accanto. Magari anche   uno stanco e spelacchiato gatto randagio che decide di acciambellarsi per qualche momento, proprio lì accanto,  riempiendo uno spazio troppo grande per chiunque.

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