Per le strade deserte e tranquille di un quartiere che ci è stato lasciato da accudire e da godere da chi è partito.
Nella pace assoluta dei pomeriggi pieni di sole ardente l'immancabile, instancabile, stridente canto di cicale. Stride ancora di piu' però il silenzio di vecchi soli, seduti sulle panchine o sul muretto lungo il viale della stazione. Immobili come lucertole, rimangono lì per ore: sbirciano chi passa nella speranza, forse, di qualcuno conosciuto con cui scambiare due parole o semplicemente di un estraneo che si fermi e si sieda accanto. Magari anche uno stanco e spelacchiato gatto randagio che decide di acciambellarsi per qualche momento, proprio lì accanto, riempiendo uno spazio troppo grande per chiunque.
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