Ti "scopro" a notte fonda, assorta sui libri, nel silenzio della nostra piccola cucina. Il cuore e gli occhi mi si riempiono di tenerezza.
Un altro esame, un altro passo avanti, un altro piccolo mattoncino a costruire con entusiasmo, speranza e fatica il tuo futuro.
Ti osservo in silenzio e mi vien da pensare alle mattine, praticamente tutte, in cui mi precipito nella tua stanza (senza tanto riguardo per la tua concentrazione) a raccontarti urgentemente "l'ultima"... il sorriso ti si accende, lo sguardo ti si illumina mentre ascolti paziente il mio cicaleccio. Le tue risate alle mie sciocchezze mi alleggeriscono il cuore come le tue prese in giro sempre affettuose: mai, mai un millimetro al di là di un limite che senti forte, quello dovuto ai nostri ruoli.
E poi le parole tra noi, tante, mentre il tempo scivola via ... potrebbero passare delle ore per quanto è piacevole dirti, raccontarti, ascoltarti.
Al primo posto, nella mia vita, ci sono tre persone meravigliose che mi riempiono di orgoglio e di qualcosa di immenso che mi è impossibile definire: tu sei una di quelle tre.
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