03 giugno 2013

M.

Ti ho accompagnata per andare a fare un esame, uno degli ultimi.
Sei scesa dalla macchina, lasciandoti dietro la scia del tuo profumo,  con movimenti che tradiscono l'agitazione di sempre,  che ti coglie come se fosse la prima volta,   e che non voglio accrescere con parole o gesti inopportuni...
Ti sei allontanata ... ti guardo nello specchietto retrovisore, i ricci al vento, la figura agile,  il passo è lo stesso, inconfondibile, di quando bambina trotterellavi verso scuola col tuo grembiule sempre immacolato, anche dopo una settimana.
E mi assale un'onda di emozione e di commozione che mi annebbia la vista e mi riempie il cuore.
Non trova parole se non un senso di ammirazione immensa per la persona splendida che sei diventata ...  la fortuna di chi ti ha incontrata e ti incontrerà per le strade che solo Dio puo' sapere.
Che il camminare ti sia lieve, figlia mia.
 

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