Almeno una o due volte al mese tocca pagare pegno: festicciola di compleanno del compagnetto di turno, per cui regolarmente si mette in moto il seguente meccanismo:
1) Rugnamenti a non finire della mia che mi rimprovera di averla fatta nascere a fine luglio;
2) Raccolta quote per il regalo;
3) Individuazione del luogo della festa (sempre diverso, sempre più lontano);
4) Consultorio con la genitrice invitante sul regalo più gradito;
5) Pellegrinaggio per negozi in cerca del suddetto regalo che risponde ad esigenze sempre ben precise e perentorie.
E su quest'ultimo punto la mamma dell'ultima festeggiata ci ha fornito un assist che ci toglie un bel po' di castagne dal fuoco: datosì che la sua pargola sembra possedere già di tutto ed in ogni caso pare essere una tipetta dai gusti incontentabili , preferisce, la genitrice, che le venga consegnata direttamente la busta col malloppo raccolto nella questua pro-regalo, saltando a piè pari i punti 4 e 5.
Ricordo tempi in cui chiedere di ricevere una busta con dei soldi dentro poteva essere fonte di grave imbarazzo e vergogna, (ammenocchè non si trattasse di parenti stretti partecipanti al tuo matrimonio). Ma i tempi, si sa, cambiano e chiedere i soldi perchè si ha già di tutto, potrebbe diventare un nuovo trend.
Nel frattempo io sto meditando di convertirmi ai testimoni di geova, che al riguardo hanno già capito tutto.