Il bicchiere è mezzo vuoto oggi e pur a volerlo girare e rigirare tra le mani nemmeno un gioco d'ombre riesce a farmelo vedere un po' piu' pieno.
Gioco d'ombre, chiaro e scuro, sfumature di grigio, grigio come un metallo. Metallico il sapore in bocca, perfino l'odore dell'aria.
Un senso di fatica. No non è una sensazione, è fatica vera.
E poi il desiderio di affidare parole ad un orecchio attento: ma quelle parole stanno troppo in fondo, sotto strati e strati e strati e strati di detriti. Lo so bene che non potranno, nè vorranno, uscire mai.
Passerà.
23 agosto 2012
10 agosto 2012
DETTAGLI
Il piccolo T. è ospite in casa mia per qualche ora.
La mamma me l'ha affidato, avvisandomi che da poco ha imparato a stare senza il pannolino.
Infatti dopo un po', il piccolo T. richiama la mia attenzione per le sue esigenze.
In fretta e in furia ci apprestiamo alla funzione, lo accompagno in bagno, e velocemente lo metto seduto sul water.
Lui mi guarda perplesso, io lo sollecito, lui dice pipì e rimane in attesa.
C'è qualcosa che non va ....ahhhhh, sì, ecco certo ..
Ora è chiaro: lo sollevo e lo metto in piedi sulla tavoletta, rivolto verso il muro.
Gli occhioni grandi e scuri di T. mi guardano ancora piu' perplessi e fa no.
MMMMMMhhhhhh, ma cos'è che non gli quadra .... e intanto comincio a fremere: il laghetto è in agguato.
Il piccolo T. vedendomi esitante e soprattutto incompetente decide che chi fa da sè fa per tre. Con un balzo scende da dove l'avevo piazzato, solleva la tavoletta, si avvicina e finalmente riesce a farla.
Alla fine si applaude e si aspetta, a ragione, che lo faccia pure io.
Pensavo di essermi fatta un po' di ossa tirando grosse tre figlie e invece mi accorgo che la mia esperienza presenta delle gravi, gravissime lacune causate da dettagli non propriamente irrilevanti.
La mamma me l'ha affidato, avvisandomi che da poco ha imparato a stare senza il pannolino.
Infatti dopo un po', il piccolo T. richiama la mia attenzione per le sue esigenze.
In fretta e in furia ci apprestiamo alla funzione, lo accompagno in bagno, e velocemente lo metto seduto sul water.
Lui mi guarda perplesso, io lo sollecito, lui dice pipì e rimane in attesa.
C'è qualcosa che non va ....ahhhhh, sì, ecco certo ..
Ora è chiaro: lo sollevo e lo metto in piedi sulla tavoletta, rivolto verso il muro.
Gli occhioni grandi e scuri di T. mi guardano ancora piu' perplessi e fa no.
MMMMMMhhhhhh, ma cos'è che non gli quadra .... e intanto comincio a fremere: il laghetto è in agguato.
Il piccolo T. vedendomi esitante e soprattutto incompetente decide che chi fa da sè fa per tre. Con un balzo scende da dove l'avevo piazzato, solleva la tavoletta, si avvicina e finalmente riesce a farla.
Alla fine si applaude e si aspetta, a ragione, che lo faccia pure io.
Pensavo di essermi fatta un po' di ossa tirando grosse tre figlie e invece mi accorgo che la mia esperienza presenta delle gravi, gravissime lacune causate da dettagli non propriamente irrilevanti.
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