26 ottobre 2010

SALVATAGGIO MATTUTINO (O quasi)


Il tete à tete mattutino tra me e mio marito (colazione ore 5:30) è stato oggi disturbato da una presenza inquietante: il piccolo Ovidio che, adagiato su un foglio di Scottex, incombeva dalla credenza e ci fissava con sguardo vitreo.
Morto stecchito.
Incomprensibili le motivazioni per cui avesse deciso l'atto estremo: zompare fuori dalla vaschetta in piena notte per rotolare giù, fin quasi sotto il lavello e là rimanere fino al ritrovo. alle cinque del mattino, per l'appunto.
Si trattava di decidere ora, tra un taralluccio e una fetta integrale, a chi toccasse il barbaro gesto di prenderlo e buttarlo nella pattumiera.
E. sfugge con lo sguardo, rimesta il suo zuppotto, aggiunge altro zucchero .... ho capito, và, (ormai sono un'esperta nel lavoro sporco), mi avvicino, osservo la salma, ma ....ma .....
"si muove, si muove!" lo afferro e lo rimetto dentro la vaschetta di corsa.
Galleggia.
Per una buona mezz'ora galleggia e basta.
Dopodichè un guizzo, due, tre.
Insomma, piano piano si riprende.
Nuota tutto sghembo da un lato, prova a raddrizzarsi, si avvita su sè stesso: ci accorgiamo che tutta la parte destra, forse quella che ha sbattuto sul pavimento, è paralizzata.
Nonostante ciò, alle otto il caro Ovidio piroetta come un fulmine: io che grido al miracolo anche se la legittima proprietaria rimane perplessa.
Cerco di rincuorarla: basterà rimuovere qualche arredo che impiccia (conchiglie, anforette e alberelli) in modo che la vaschetta diventi più agevole per il suo nuovo status di pesciolino rosso diversamente abile.

L'entusiasmo dura fino alle tredici, quando rientrata in casa lo ritrovo esanime.
Il lavoro sporco, ovviamente, è toccato a me.

5 commenti:

Kaishe ha detto...

Era capitato anche a me... quando si trattò di fare il "lavoro sporco" mi accinsi a raccattarlo dal pavimento per portarlo a "nuotare libero" nel w.c. (così l'avevo propinata ai bambini!), lui si mosse.
Poi nuotò sghembo per parecchio tempo ma il nostro Flick visse ancora un mesetto.
Periodo nel quale io dicevo agli allora bambini (quante sciocchezze ho spacciato per verità... ha ha ha) che aveva riconosciuto in me la mamma e infatti mi chiamava continuamente con la sua voce muta.
E loro quardavano i suoi boccheggi e ci credevano...

PAOLA D ha detto...

Io a "nuotare libere" nel water ci buttai le tartarughine d'acqua, qualche annetto fa
Fosse per le allora bimbe avrei dovuto sotterrarle nei vasi del terrazzo e porre la relativa lapide.
Negli anni è stata la volta di: paperella vinta al luna park (senza nome)
Coppia di pappagallini(pinco e pallina)
Coppia di coniglietti nani (burro e cacao)
Tartarughine e pesciolini vari
Il terrazzo oggi sarebbe tutta una lapide.

Più drammatico è stato separarci dal gatto Spugna, bellissimo, che fui costretta a regalare, dopo due anni con noi, per i problemi asmatici di M.
Anche lì toccò a me agire e poi spiegare alle bambine, che piansero e non mi parlarono più per una settimana (o forse di più).
Da allora ho detto: mai più.

aquila ha detto...

Forse non dovrei dirlo ma il fatto che tu abbia detto che il pesciolino era diventato "diversamente abile" mi fa riflettere...
E' un modo delicato per affrontare l'argomento...
Io avevo due pesciolini rossi tipo un secolo fa e ricordo che uno una sera aveva fatto indigestione e mia madre per riportarlo in sesto lo fece correre nel lavello di cucina...oh incredibile ma era tornato in sè...ed è durato tipo quattro anni dopo...e se quel defi di mio fratello quando andai in vacanza gli avesse cambiato l'acqua almeno una volta proprabilmente sarebbe ancora qui quel poveretto...che io ritrovai in due dita di acqua melmosa...
Invece il suo compagno di boccia è morto dopo un anno con noi perchè gli era venuto un colpo...
Insomma in casa temevamo il suicidio invece poveretti a uno è venuto un colpo e l'altro me l'hanno stecchito...

PAOLA D ha detto...

Mmmmmh, Laura, perchè non avresti dovuto dirlo???
Anche tu mi hai fatto riflettere: mi è venuto il dubbio che si possa leggere in quelle mie parole una ironia fuori luogo e me ne dispiacerebbe.
Il fatto è che abbiamo proprio detto così e abbiamo vuotato la vaschetta proprio per renderla più agevole.

aquila ha detto...

No non ci ho letto ironia zietta solo un dolce delicato modo di dire una realtà...