04 marzo 2012

SPIGOLATURE

Rientrando in casa, l'altro giorno, mi soffermavo a leggere un avviso che l'amministratore aveva lasciato nell'androne. Mentre leggevo, con la coda dell'occhio sbirciavo la signora che pulisce le scale del condominio, all'opera.
Questa spazzava le scale risalendole.
Ora, ricordo bene quando mia madre mi insegnava a far le cose con modi perentori: le scale da su si deve scendere giù.
Sta donna, che pur sembra sapere il fatto suo, ha stravolto in un attimo le mie consolidate certezze in materia di spazzamento di scale ....





All'uscita di un ospedale mi fermano per una intervista. Microfono e telecamera davanti, all'inizio un po' intimidita .... ma l'intervistatore è cordiale e mi sollecita con domande su un argomento noto alle cronache degli ultimi giorni (i pronto soccorso dei nostri ospedali).
Rilascio quindi la mia intervista e per un paio di giorni me la tiro un po', certa che arriveranno telefonate a valanghe (vabbè...) da chi mi ha vista e riconosciuta in TV.

Sto ancora aspettando, ahahahaha





Lucio Dalla è stato parte della mia adolescenza.
Avevo il suo poster, lui in primo piano col berrettuccio e gli occhialetti tondi, sopra la testiera del letto in camera mia.
Mia madre era avvelenata perchè voleva che lo togliessi per "quant'era brutto come una scimmia" ... ma non se ne parlava proprio. Ascoltavo la sua "Anna e Marco" da una cassetta che si deve essere consumata a forza di girare.
Una cosa in comune questi due: lo stesso giorno per l'addio, lei esattamente undici anni fa





Undici anni, appunto, son passati dall'ultima volta che ti ho vista. Ti ho sistemato il colletto della camicetta che te l'avevano messo storto ed i capelli che scivolavano giù.
A ripensarci, il male è lo stesso.