26 gennaio 2008

UNA MATTINATA DIVERSA 3 - THE FINAL SOLUTION ovvero LA VENDETTA DELLA PICCOLETTA

Come già anticipato, urgeva trovare una soluzione al mio problema di ieri, senza dare troppa pubblicità al fatto, al fine di evitare cazziate che durano per giorni creandomi, essendo dalla parte del torto, accumuli di stress da lingua tenuta a freno.
Dunque il piano messo a punto era di farmi accompagnare da un'amica da un carrozziere della zona (grazie per l'utile consiglio miei cari), sperando di trovarlo aperto di sabato ecc. ecc.
Senonchè, ieri sera alle otto e mezza, tornato mio marito dal lavoro con le scatole un pò girate per via di una serie di rogne sue e di una febbre galoppante, la piccoletta gli corre incontro e invece di sbaciucchiarselo e coccolarselo come tutte le sere, comincia a sbraitare: "Babbo babbo lo sai che la mamma ha perso le chiavi della macchina e il mio vestito per carnevale è rimasto chiuso dentrooooooo"

Grrrrrrrrrrrr

Interrogatorio:
Cosa, come, dove, quando....
"Ma le seconde chiavi?" - "Ehm...non le ho più ..MI SA che le ho perse "(Sì, tempo fa insieme a quelle del tappo della benzina, che ho dovuto poi far sostituire, ma questo non serve che lui lo sappia)
"E la copia delle seconde chiavi??" - "Ehm, ..............."
E bla bla bla bla
"E quindi hai dovuto chiedere ad un estraneo per una telefonata, ecco solo a te succedono ste cose a incaponirti a non volere il telefonino! " - "Nooooo, vabbè ma la cabina stava lì a due passi, ma 'sto ragazzo ha così insistito perchè usassi il suo......" (praticamente GLI ho fatto un favore ad usare il suo telefono .... )
E bla bla bla bla
Per farla breve, stamattina ha chiamato un suo amico meccanico, sono andati al parcheggio del GS ... hanno aperto la macchina dal portabagagli con un attrezzo e me l'hanno riportata al domicilio .....

(Veramente mi hanno fatto far tardi ad un appuntamento .... mi aspettavano per cappuccino e cornetto in un bar molto sciccoso, ma ero giustificata ...... ah ah ah ah ah ah ).

DULCIS IN FUNDO le due iene grandi, ieri sera si sono affacciate in camera mia per pormi il seguente quesito:
"Di che nazionalità la preferisci??????"
"eeehhhhhh, chi, cosa??????"
"la badante, mà"

25 gennaio 2008

UNA MATTINATA DIVERSA 2 - HELP ME

Sembra che io stia inanellando una serie di giornatine al bacio.

Per farla breve, e per non stressare ulteriormente chi legge, oggi ho pensato bene di chiudere la macchina con le chiavi dentro. Ma che dico chiudere ....nemmeno un pertugio, un filo di finestrino, il portabagagli...... SIGILLATA!
Tutto ciò all'uscita del supermercato, quattro sportoni di spesa appesi alle braccia e la piccola (sempre sgambettante) alle costole che mi domandava :
"mamma, perchè dici le parolacce??"
Ovviamente, non portando io telefonino, cerco una cabina telefonica per contattare i soccorsi del caso.
Ovviamente, la cabina telefonica non c'era ed essendo il luogo del misfatto in piena periferia, la possibilità più prossima di trovare un telefono era alla prima stazione della metro, a circa due chilometri.

Mi è venuto in aiuto il ragazzo di colore che staziona vicino al deposito dei carrelli per rimediare qualche moneta: mi si avvicina, mi chiede se ho problema ... lo vorrei abbracciare, ma mi trattengo.... mi porge il suo telefono ... fa il numero che gli dico (manco quello so fare!) .......
Soccorsi attivati!!!!

Il ragazzo è più contento di me, e mentre io cerco il portafoglio, lui già sta andando via. Devo mollare tutto e corrergli dietro ed insistere a lungo per fargli accettare il mio "ringraziamento".

La macchina è rimasta lì nel parcheggio.

(APPELLO: siccome non è la prima volta che mi succede, vorrei evitare predicozzi e quant'altro, (che in genere si susseguono per almeno tre giorni consecutivi .....ufffff).... ma chi devo chiamare per risolvere il problemuccio????? un meccanico, un fabbro, uno scassinatore????? Ogni suggerimento è ben accetto.)

24 gennaio 2008

UNA MATTINATA DIVERSA

Ospedale S.Raffaele di Roma.
In linea d'aria, una quindicina di chilometri... in realtà una cinquantina di minuti.
Essendo l'appuntamento alle 12,15 si parte alle 11.
Parcheggio inesistente per cui ci si deve avventurare avanti per un buon 7/800 metri sotto una discesa scoscesa senza marciapiedi ...mentre parcheggio si avvicina un personaggio che batte sul finestrino :"un euro e cinquanta!!"
"Cheeee???? devo pure pagare???"
"A signò è n'euro e cinquanta, tutto il giorno"
Visto il tono, non mi va di obiettare, anche perchè sono sola con la bambina....
Per arrivare dentro l'ospedale, una maratona... ma l'impatto è notevole: enorme ingresso tutto parquettato, poltroncine di pelle ovunque, piante a profusione, atmosfera ovattata e pulita ... mi fiondo al box accoglienza, chiedo spiegazioni, mi danno un foglio con delle indicazioni: devo seguire la linea blu per terra, finchè non finisce.

Il viaggio nei meandri comincia: destra, sinistra, dritto, destra, ascensore giù,rampa che sale su, dritto, destra ecc. ecc. con la piccoletta per mano che sgambetta senza fiatare.

Pagamento ticket: altri dieci minuti di giri.
Ritrovamento reparto: altri giri.
Accettazione: no signora è giù in fondo. Giù in fondo: no guardi dietro, seconda porta a destra. Seconda porta a destra: guardi è dopo il muro. Dopo il muro: tadaaaa SPORTELLO ACCETTAZIONE.
Evvai! Fila lentissima. Finalmente tocca a me: guarda le mie scartoffie e me le ridà: "No guardi, lei ha sbagliato, non è qui ... deve ritornare su all'ingresso e seguire la linea gialla .. prego il prossimo!"
Sconforto...
"ma guardi, io sono qui perchè, ecco, guardi il foglio con le indicazioni che mi hanno dato su...mica sono scema!"
"Signora si sono sbagliati! Avanti il prossimo!"

Dieeetrofroooont! Io e la piccoletta sgambettante, muta come un pesce (aveva capito che non era il caso!)

Siamo tornate alle tre.
La visita l'abbiamo fatta però, ah sì!

20 gennaio 2008

Occhio di talpa ha i suoi nuovi occhiali giapponesi.

Che, dopo un mese di attesa, sono arrivati ...

Occhio di talpa è molto frustrata perchè tanti bigliettoni da cento sono andati e gli occhiali giapponesi non le piacciono, epperdippiù non ci vede una mazza e avrebbe tanta voglia di prenderli e buttarli dalla finestra.
E oggi va così ..




Tutto questo tempo a chiedermi
Cos'è che non mi lascia in pace
Tutti questi anni a chiedermi
Se vado veramente bene
Così
Come sono
Così

Così un giorno
Ho scritto sul quaderno
Io farò sognare il mondo con la musica
Non molto tempo
Dopo quando mi bastava
Fare un salto per
Raggiungere la felicità
E la verità è

Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c'è
Invece di guardare il sole sorgere

Questo è sempre stato un modo
Per fermare il tempo
E la velocità
I passi svelti della gente
La disattenzione
Le parole dette
Senza umiltà
Senza cuore così
Solo per far rumore

Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c'è
Invece di guardare
Il sole sorgere

E miracolosamente non
Ho smesso di sognare
E miracolosamente
Non riesco a non sperare
E se c'è un segreto
E' fare tutto come
Se vedessi solo il sole

Un segreto è fare tutto
Come se
Fare tutto
Come se
Vedessi solo il sole
Vedessi solo il sole
Vedessi solo il sole

E non
Qualcosa che non c'è

14 gennaio 2008

BENVENUTI!!!!!

Aperto le finestre.
Spazzato e lucidato il pavimento.
Profumato l'aria con Gled Arianuova Extra.
Pulito e rinfrescato i bagni, con fornitura super di carta igienica camomilla (che l'andazzo spesso lo richiede).
Sprimacciato i divani......

PREGO SIGNORE E SIGNORI ACCOMODATEVI!!
......................

Non so ancora postare foto e immagini, ma l'argomento di oggi é:LE FREGATURE.

Tale profondo argomento mi viene, dopo che oggi, tornata dal supermercato, controllo lo scontrino e mi accorgo che la cassiera mi ha battuto due prodotti per tre volte ciascuno, con l'addebito, o meglio lo scippo, di quasi nove euro in più.

Sta cosa mi dà una frustrazione .... non tanto per l'importo, (anche se, dovendo regalare dei soldi vorrei decidere io a chi)...
- primo perchè di solito controllo lo scontrino prima di uscire(e oggi ovviamente non l'ho fatto che andavo di corsa) e
- secondo perchè vorrei protestare, ma ormai, vaglielo a spiegare .......

Beh, a chi non sarà capitato di prendere delle fregature... raccontiamocelo!
(Valgono solo quelle materiali, le altre meritano un post ad hoc)

12 gennaio 2008

ANGIE


Cercando, cercando, l'ho trovata.
Come non dedicarla alla nostra cara venexiana??

Per chi ne avesse voglia e tempo, c'è la versione di tale Ana Free (nei quadratini sotto alla fine, che no so come si chiamino) che vale la pena di essere ascoltata!.

Sarà che questa canzone sarebbe da brividi anche se miagolata da MOMORE!!!!!!

LE TECNOLOGIE DELLA MEDICINA

La mia rivista "Diva e Donna" languiva abbandonata da qualche giorno ..
Finalmente mi decido a prenderla in mano, per acculturarmi sugli ultimi pettegolezzi dei Vips, ah sì, come vivere senza!

Vado a leggermi l'intervista a Luisa Corna, 41 anni dichiarati,( ma si dice almeno 3 in più ...)

La nostra dichiara di essere giunta ad un punto della vita, 41 anni appunto, in cui il desiderio di maternità è diventato forte (......) e di desiderare TRE figli, ma considerate tante cose si accontenterebbe anche di DUE. Tutto ciò in considerazione del fatto che oggi, cito, "le tecnologie della medicina" sono molto avanzate.

E che problema c'è???

Mica chiede tanto, anzi è pure disposta a ridimensionare i suoi desideri!

L'impressione che ne ho, è che queste signore con le loro dichiarazioni, sembrano farsi beffe di tutte le paure e le angosce, dei dubbi e dei timori che accompagnano noi-donne-qualsiasi riguardo ad un tema così delicato come la maternità.

Soprattutto dopo una certa età, quando, nonostante le "tecnologie della scienza" la natura stessa impone tanta prudenza.

04 gennaio 2008

PIEZZ ' E CORE

Scenetta svoltasi qualche tempo fa nel ristorante self-service di un centro commerciale: vicino al mio tavolo si siede una famigliola di origini nord-europee, padre, madre, tre bimbi biondissimi... il più grande avrà avuto sì e no sei anni.
Ognuno con il proprio vassoio, si siedono: i bimbi ad un tavolo dedicato ai piccoli, la madre si occupa del cuccioletto che cammina appena .....lo sistema al suo posto, il piatto di pasta davanti, tovagliolo e bicchiere ....
I genitori invece, prendono posto ad un tavolo vicino, da soli: conversano, ridono e ogni tanto danno un'occhiata ai piccoli, che se la cavano benissimo, mangiano ordinatamente, stanno seduti tranquilli, aiutano il fratellino più piccolo ...

Nel frattempo si sta svolgendo un'altra scena: un bimbo, anch'egli di cinque/sei anni che vagola per il ristorante con una macchinetta in mano, fermandosi e disturbando (sì, disturbando) a tutti i tavoli, con madre che lo segue passo passo: il piatto su una mano, la forchetta con la pasta infilzata nell'altra e un sorriso beota stampato in faccia, mentre lo chiama a gran voce "Nicolaaaaaaaas ammammma, vieni a mangiààààààààà ti pregooo!!!"

Questa scena mi è ritornata in mente la vigilia di Natale, alla recita di mia figlia, allorchè due bambine spettatrici, grandicelle ma piuttosto irrequiete, hanno suscitato le proteste degli altri spettatori per il disturbo che davano.

La madre si è alzata, e con il sorriso beota di cui sopra:
"E che volemo fà, sò regazzini..." e si è rimessa seduta serafica.

Le figlie ovviamente hanno continuato a fare i loro comodi.

La considerazione mi sorge spontanea: queste mamme nostrane sono proprio convinte che i loro figli sono dei piccoli deficienti inetti in balia dei propri istinti!!!!

E quindi che "perdere" un pò del loro tempo ad insegnare il minimo sindacale di educazione per stare a questo mondo sia tempo sprecato .... tanto si sa che strillando e sgomitando si obbligano gli altri a farsi da parte!